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Cronaca Via Torricelle

Antenne sulle Torricelle, tra legalità e posti di lavoro. Il Comune si fa mediatore

Il sindaco Federico Sboarina ha incontrato il procuratore capo Angela Barbaglio e ha proposto un percorso operativo per arrivare in tempi brevi ad uno sblocco

Il Comune di Verona si è proposto come mediatore nella spinosa questione delle antenne installate sulla torricella massimiliana. Il luogo è stato sottoposto a sequestro preventivo, scatenando reazioni contrastanti tra chi canta vittoria e chi lo ha reputato un provvedimento eccessivo. Il sequestro ha infatti imposto lo spegnimento delle antenne e quindi l'impossibilità per alcune radio e tv di trasmettere il proprio segnale. Un disagio per i cittadini, ma soprattutto per i lavoratori.

Per questo il sindaco Federico Sboarina ha incontrato il procuratore capo Angela Barbaglio e il pm Gennaro Ottaviano che ha dato ordine di sequestrare le antenne. Il primo cittadino ha proposto ai magistrati un percorso operativo, da condividere con tutti i soggetti coinvolti, per arrivare in tempi brevi ad uno sblocco e già da ieri, 15 dicembre, l'amministrazione comunale si è attivata.

Legalità e difesa dei posti di lavoro sono valori fondamentali della mia amministrazione - ha detto il sindaco Sboarina - Per questo, fin da subito, mi sono attivato per fare in modo che il Comune potesse essere un soggetto autorevole per individuare una soluzione a questa complessa e annosa vicenda. Ho trovato nella Procura la disponibilità al percorso che ho proposto e sul quale stiamo immediatamente lavorando. Mi sono attivato fin dall'inizio perché ritengo che l'interesse primario della nostra collettività sia il rispetto della legalità, ma anche la salvaguardia dei lavoratori del settore dell'informazione. A loro e alle loro famiglie garantisco tutto il mio impegno concreto per una soluzione che ponga fine a questa annosa questione.

Su questa vicenda si è speso anche il deputato veronese del PD Vincenzo D'Arienzo che chiederà un aiuto al ministro Calenda.

Sono sempre più convinto - ha detto D'Arienzo - che si poteva evitare lo spegnimento dei segnali video e radio di tante emittenti radiotelevisive locali e pragmaticamente trovare una soluzione diversa. Era noto a tutti che le emittenti radiotelevisive erano disponibili a sanare la propria posizione. Con la cautela che lo contraddistingue e la conoscenza del settore industriale che ha maturato, penso che il ministro Calenda possa dare una mano al tavolo in essere tra demanio ed emittenti affinché sia accelerata la soluzione positiva e tutte le emittenti possano tornare a lavorare serenamente a favore della crescita culturale del territorio.

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