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Cronaca

Sequestrati dalla Finanza duemila cubi di Rubik contraffatti

I rompicapi venivano commercializzati nei distributori dei supermercati del nord e del centro Italia

La guardia di finanza ha sequestrato circa 2mila riproduzioni contraffatte del cubo di Rubik commercializzate negli ipermercati e centri commerciali del nord e del centro Italia. I rompicapi venivano inseriti all'interno dei distributori automatici di giocattoli, spesso all'interno delle aree destinate all’intrattenimento dei più piccoli. Oltre al sequestro è stata bloccata una catena di distribuzione commerciale che aveva già venduto oltre 150mila altri esemplari dello stesso prodotto.

L’operazione delle fiamme gialle veronesi, coordinata dal sostituto procuratore della locale procura della repubblica Beatrice Zanotti, ha interessato, oltre alla provincia di Verona, altre località del Veneto, della Lombardia e dell’Emilia Romagna. La merce sottoposta a sequestro è stata introdotta in Italia da una società cinese con sede a Monza. Il valore dei cubi sequestrati ammonta a oltre 200mila euro. I due italiani, un trevigiano e un bolognese, e i quattro cinesi responsabili dell’attività di vendita sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per l’illecita commercializzazione di prodotti contraffatti e frode in commercio.

Il cubo d Rubik, ideato più di trent’anni fa, annovera milioni di estimatori in tutto il mondo. Il meccanismo e i colori del cubo sono tutelati da copyright, il cui brevetto è di proprietà di una società anglosassone. Questa azienda ha concesso in Italia l'esclusiva a una società milanese. E' il gioco più venduto della storia, con circa 300 milioni di pezzi venduti, considerando anche le imitazioni.

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