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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Ronco all'Adige / Via Remoncino

Scoperte due coltivazioni di marijuana nella Bassa veronese: tre persone arrestate

Una è stata scoperta a Ronco all'Adige ed era curata da una coppia, l'altra invece era di proprietà di un barista di Minerbe. Tutte persone insospettabili e incensurate

Due perazioni condotte nella bassa veronese dai carabinieri hanno portato all'arresto di tre persone, insospettabili, con la passione per la marijuana. 

La prima si è svolta a Ronco all'Adige. I militari hanno notato uno strano giro di persone in una casa che si trova a 300 metri dalla stazione. Appostati in via Remoncino, i carabinieri notano che i due coniugi, Y. C. di 38 anni e A. G. di 32, escono di casa e si recano nel giardino sul retro per curare nove piante di marijuana, che in alcuni casi raggiungevano i due metri di altezza. A questo punto le forze dell'ordine hanno deciso di entrare in azione ed hanno fermato la coppia, trovando poi altre dieci piante nascoste tra i vari fiori. È poi scattata anche la perquisizione all'interno dell'abitazione dove sono stati ritrovati un bilancino di precisione, cinque grammi di ganja, bustine di cellophane per il confezionamento e un stanza dove venivano fatte essiccare le piante. Il tutto è stato sequestrato e i due sono stati tratti in arresto per coltivazione di sostanza stupefacente. Nel processo per direttissima il giudice ha convalidato l'arresto e ha condannato entrambi a sei mesi di reclusione e 1.500 euro di multa, con sospensione della pena.

Il secondo episodio è avvenuto a Minerbe. A dover rispondere delle accuse di coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, questa volta è D. G., un barista di 51 anni. L'uomo aveva allestito nella frazione di Anson una vera e propria coltivazione di cannabis, con tanto di concimi e ad altri strumenti appositi. In tutto sono state trovate 25 piante, in un'area di suo possesso che si trova vicino ad una falegnameria dismessa, ben nascosta con rovi ed arbusti. Le forze dell'ordine però lo tenevano d'occhio, così quando intorno alle 9.10 il barista si è recato a controllare le proprie piante, i militari sono saltati fuori. Nella perquisizione della casa sono stati rinvenuti un chilo di canapa essiccata suddivisa in sacchetti, sementi, un bilancino e 1.600 euro in contanti, probabili proventi di spaccio. Tratto in arresto si trova ora nel carcere di Montorio. 

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