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Cronaca Fumane

Scivola in una scarpata con il figlio in braccio: recuperati sani e salvi

Ci ha pensato il Soccorso Alpino di Verona a trarre in salvo una famiglia che si era smarrita nei boschi di Fumane, mentre cercava di raggiungere Malga Biancari. A lanciare l'allarme, è stata la donna incinta, rimasta in un punto sicuro

Una famigliola veronese, nel pomeriggio di domenica, è stata tratta in salvo mentre svolgeva un'escursione. 
Erano circa le 11.45 quando la centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Verona per una famiglia in difficoltà nei boschi di Fumane. Lasciata la macchina a Molin del Cao, una coppia e il loro bimbo di 4 anni di Bussolengo, ha imboccato il sentiero in direzione di Malga Biancari. Di lì a poco i due 30enni hanno però smarrito la traccia, ritrovandosi in mezzo al bosco su un torrente in secca, quando il padre, che procedeva con il bambino in braccio, è scivolato in una scarpata per una decina di metri, fermandosi assieme al piccolo su un terrazzino prima di un salto di roccia, senza fortunatamente conseguenze per il piccoloe con un probabile trauma alla caviglia il papà. La madre, in avanzata gravidanza, è rimasta invece in un posto sicuro e ha contattato il 118.

Tramite l'applicazione per smartphone in dotazione al Soccorso alpino e le coordinate ricevute dal cellulare, è stato geolocalizzato il punto in cui la coppia si trovava. Una prima squadra è subito partita e ha individuato il luogo calandosi da padre e figlio, dotando del proprio caschetto il bambino e coprendolo con indumenti caldi, mentre sopraggiungevano due soccorritori da Boscomantico. Sul posto sono poi arrivati altri due volontari, compreso un infermiere che si è subito sincerato delle condizioni dei due. Il bambino, che stava bene, è stato calato per primo lungo il salto di roccia e affidato alla madre. Entrambi sono poi stati riaccompagnati alla loro auto da una soccorritrice percorrendo a ritroso il sentiero seguito all'andata dalla famiglia. Di seguito è stato fatto scendere il padre, che alla base del salto è stato imbarellato. Presa la decisione più sicura e veloce di attraversare il bosco, la barella è stata spostata col sistema a portantina e calata con le corde nei punti più ripidi, per oltre 150 metri di dislivello in totale. I soccorritori hanno poi superato un ruscello senza acqua e risalito un prato fino alla strada, dove attendeva l'ambulanza e dove poco prima delle 16 è stato consegnato l'infortunato.

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