Tenta di scappare dal parcheggio con la Jeep rubata e sperona la Volante

Nonostante avessero regolarmente pagato la merce acquistata, erano stranamente nervosi, al punto di mandare accidentalmente in frantumi un bottiglia di birra appena fuori dal supermercato. Capendo che c'era qualcosa che non andava, il responsabile della sicurezza del Migross di via Gardesane-via Bionde, ha avvisato la Sala operativa della polizia nel giorno di Santo Stefano, il 26 dicembre, per segnalare i due soggetti di origine nordafricana che stazionavano nel parcheggio a bordo di una Jeep Renegade. I due poco prima erano entrati nell'esercizio per acquistare tre bottiglie di birra, una delle quali è si è rotta per terra, per poi uscire frettolosamente dall'attività e ritornare sul veicolo, il cui lunotto posteriore era coperto da un telo di plastica dal momento che era andato in pezzi. 

I primi controlli eseguiti dalle forze dell'ordine sulla targa del mezzo, hanno appurato che era stato rubato il 7 dicembre in via del Lavoro e sul posto è stata quindi inviata immediatamente una Volante. Arrivati nel luogo indicato, gli agenti hanno posizionato l'auto in modo da bloccare la via d'uscita: una volta compresa la situazione, il conducente della Jeep ha messo la retro cercando di aggirare l'ostacolo, ma la cabina in metallo che accoglie i carrelli della spesa non gli ha permesso la manovra. Il guidatore allora ha deciso di prendere comunque la strada sbarrata dall'auto dell Polizia, andando a collidere con essa: l'uomo a quel punto è stato bloccato e portato in Questura. Nessuna traccia invece dell'altro uomo che era con lui, scappato prima dell'arrivo delle Volanti: le successive ricerche nella zona infatti hanno dato esito negativo. 
Perquisita la vettura, al suo interno i poliziotti hanno trovato solo 2 valigie contenenti indumenti maschili.

Accusato di ricettazione, Salah Labidi, tunisino classe 1981 senza fissa dimora ed irregolare sul territorio nazionale, pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio, nonché gravato dal divieto di permanenza nella regione Veneto sino al 2018 (in ordine a quest’ultima misura verrà deferito ulteriormente all’Autorità Giudiziaria), è stato sottoposto a fermo e rinchiuso nel carcere di Montorio in attesa della convalida. 
Martedì mattina il nordafricano è comparso davanti al giudice, che ha convalidato il provvedimento e lo ha rimesso in libertà per motivi di salute, con obbligo di dimora a Verona.