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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Sanit, c' l'ipotesi ticket per ripianare il deficit

Se ne discuter in Giunta regionale. Intanto Coletto punta sulla razionalizzazione delle Ulss

Razionalizzazione. È questa la parola d’ordine dell’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, il quale ha parlato, questa mattina in Gran Guardia, al convegno su “costi standard e misurazione delle performance nei processi di approvvigionamento”. E toccherà alle singole Ulss individuare le sacche di inefficienza e l’inappropriatezza di alcune realtà sanitarie, in modo da intercettare quali sono le necessità più impellenti del territorio. Anche se, per ripianare i conti, dietro l’angolo c’è lo spettro della reintroduzione dei ticket, cosa che l’assessore non esclude a priori: “È una cosa che decideremo in via collegiale con la Giunta e con il presidente Luca Zaia”.

Dopo le polemiche degli ultimi giorni, la sanità regionale intende quindi ripartire responsabilizzando le Ulss e consentendo ai direttori generali di apportare quelle correzioni necessarie affinché si possano ripianare i conti. “Ci dobbiamo adeguare ai nuovi costi standard per avere una logica razionalizzazione, che non è assolutamente una questione di tagli orizzontali – ha spiegato Coletto -. La razionalizzazione va fatta andando ad individuare le sacche di inefficienza, trovando, per quanto riguarda la sanità, situazioni inappropriate, ed individuando quali sono le necessità più impellenti per il territorio”.

Per fare questo, però, è necessario capire quale sia la reale situazione del bilancio della sanità, cosa che si potrà sapere non prima di due settimane. Ovvero quando i tecnici della regione presenteranno all’assessore il “libro bianco; così lo ha chiamato lo stesso Coletto, dei conti. Un resoconto che racchiuderà 10 anni di conti della sanità regionale. Un documento dal quale poter iniziare a discutere sui provvedimenti da prendere, a partire da quel Consiglio regionale straordinario sulla sanità che in molti vorrebbero già per i primi di ottobre. “Per convocare il Consiglio straordinario aspettiamo la compilazione di questo libro bianco, dove chiaramente e in maniera trasparente si faranno vedere quali sono i numeri reali”.

Un’urgenza reale non sembra esserci e lo spauracchio del commissariamento della sanità veneta non preoccupa Coletto: “Ieri il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha dichiarato apertamente e chiaramente che la regione Veneto non è interessata a nessun tipo di commissariamento. I conti sono più o meno quelli dell’anno scorso”. Certo è che se è stato necessario un controllo dei conti degli ultimi 10 anni, qualcosa non ha funzionato. Da questo l’accusa all’attuale Giunta regionale di non avere sotto controllo il bilancio del servizio sanitario. Accusa alla quale Coletto risponde così: “La Regione ha sotto controllo il quadro, assolutamente. Non ci sono debiti fuori bilancio e non ascritti al bilancio. C’è stato uno splafonamento, che stiamo verificando nell’entità. Una volta fatto, dovranno essere le Ulss, che sono delle entità a se stanti, a provvedere al richiamo attraverso un programma di rientro. Molto semplicemente, come fanno tutte le aziende”.

Una volta capito il quadro generale, quindi, la palla passerà alle Ulss, con i direttori delle quali Coletto si è confrontato anche ieri e dopo il quale è stato dato mandato al direttore generale della sanità Domenico Mantoan, di verificare quali potrebbero essere coni di rientro. In seguito Ulss dovrà preparare un proprio piano di rientro, che dovrà svilupparsi nel tempo, e che dovrà riportare le singole entità a rientrare nei parametri di spesa previsti dalla Regione. Un piano che da tempo è stato implementato dal direttore generale dell’Ulss 21 di Legnago Daniela Carraro: “L’organizzazione economica di una Ulss è estremamente complessa ed è difficile spegare come operiamo in poche parole. Posso dire, ad esempio, che già con la scelta di non stampare più le radiografie, ma di consegnare dei cd ai pazienti siamo riusciti a risparmiare, ogni anno 600 mila euro. In ogni caso la nostra gestione dei conti è in linea con i parametri imposti dalla Regione”.

Un percorso più complesso, invece, quello che dovrà seguire l’Ulss 20 di Verona, che ha iniziato ad eseguire le verifiche imposte dalla regione da qualche mese. “Da mesi stiamo lavorando per capire come razionalizzare ulteriormente il nostro servizio – ha detto il direttore generale Maria Giuseppina Bonavina -, e per fare questo stiamo seguendo le direttive proposte dalla Regione. Nell’arco di un paio di settimane saremo in grado di avere i primi dati su dove razionalizzare e come farlo. Voglio comunque rassicurare i cittadini perché la razionalizzazione non metterà in pericolo i servizi ai cittadini”.
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