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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Vaccini e iscrizioni agli asili. Rotta ai no vax: "Basta polemiche strumentali"

Sul caso dei bambini discriminati perché non in regola con le nuove norme sull'obbligo vaccinale interviene la deputata PD: "Le istituzioni stanno lavorando insieme per il bene dei bambini"

Una strumentalizzazione. Così l'aveva definita l'assessore all'istruzione del Comune di Verona Bertacco e allo stesso modo la descrive la deputata veronese del PD Alessia Rotta. Il caso denunciato dal coordinamento regionale del Veneto per la libertà delle vaccinazioni di quattro bambini che sarebbero stato discriminati negli asili nido perché non in regola con le nuove norme sull'obbligo vaccinale ha rinfuocato le polemiche sul decreto Lorenzin fin dai primi giorni del nuovo anno educativo.

Il nocciolo della questione pare essere il termine per la presentazione della documentazione sui vaccini. Per iscrivere i propri figli agli asili, le famiglie devono infatti presentare un documento che certifica che i bambini sono stati sottoposto ai 10 vaccini obbligatori. Oppure devono dichiarare le date in cui i bimbi hanno appuntamento all'Ulss per essere vaccinati. 

La circolare ministeriale sui vaccini ha stabilito per le scuole dell'infanzia come dead line l'11 settembre in modo da poter garantire anche una maggiore informazione per i genitori - spiega Alessia Rotta - Resta invariata la sostanza del provvedimento che unisce diritto alla salute e diritto all'istruzione senza far ricadere sulle scuole il carico burocratico, visto che i dirigenti sono chiamati solo a raccogliere i certificati e non a controllarli.

Il compito del controllo spetta infatti all'Ulss, il cui carico di lavoro non è poco ma al momento non tale da mandare tutto in tilt.

Erano i no vax ad auspicare il caos, ma hanno avuto una bella sorpresa - continua Rotta - Le istituzioni stanno lavorando insieme per il bene dei bambini. Il caso di Verona tradisce le intenzioni dei denuncianti e dei genitori obiettori: per loro non è questione di chiedere tempo, ma di alimentare le polemiche contro le vaccinazioni.

Resta però il fatto che il Comune di Verona abbia anticipato le scadenze per la presentazione della documentazione dei vaccini.

È stato voluto per ragioni organizzative comprensibili - conclude la deputata PD - e non certo per creare caos.

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