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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Via Carlo Cattaneo

Raccolte fondi e donazioni, piccoli gesti di solidarietà contro l'emergenza

Rotary, Csi, ma anche aziende e professionisti si mobilitano per essere d'aiuto a tutta la collettività e a chi è in prima linea contro il coronavirus

È ancora la storia del piccolo colibrì che si ripete. L'animaletto che di fronte ad un incendio non scappa come tutti gli altri ma va a prendere l'acqua per spegnere le fiamme. Poche gocce, un contributo minuscolo, ma almeno lui ha fatto la sua parte. Ed è quello che tutti stanno cercando di fare, anche con piccole iniziative, che non risolveranno del tutto l'emergenza coronavirus, ma almeno saranno un contributo alla soluzione di questo difficile momento.

Un esempio è quello dei club Rotary di Verona che hanno completato una raccolta fondi da 65mila euro per il reparto veronese di terapia intensiva e subintensiva diretto dal professor Enrico Polati. Venerdì prossimo, 3 aprile, arriveranno in quel reparto un ecografo per il controllo dei fluidi corporei e dieci monitor per il controllo dei parametri vitali, acquistati con il denaro raccolto.
Ma anche il pronto soccorso di Verona, diretto dalla dottoressa Germana Zerman, ha un forte bisogno di ventilatori. E così, conclusa la prima raccolta fondi, tutti i Rotary di Verona e provincia hanno avviato una seconda raccolta per comprare gli apparecchi medicali necessari per i pazienti che non si trovano in terapia intensiva.
Sono stati, inoltre, anche acquistati due tablet per ogni reparto di isolamento degli ospedali veronesi affinché i pazienti possano comunicare con le proprie famiglie.
Le donazioni, fiscalmente detraibili, vengono raccolte dai Rotary. La causale del bonifico (Iban IT30 Z030 6909 6061 000000 12659), è la stessa della precedente raccoltam in quanto continua ad essere aperta e ad avere finanziamenti: Terapia intensiva II.

Ma anche la sezione veronese del Csi (Centro sportivo italiano) ha avviato una raccolta fondi, in questo caso indirizzata al Banco Alimentare. La scelta di raccogliere donazioni per qualcosa che non fosse Ospedali o Protezione Civile è stata fatta pensando anche agli aspetti collaterali che questa grave emergenza porta con sé. Il Csi di Verona è ampiamente grato ai medici, infermieri e oss che lottano ogni giorno in corsia, ma ha voluto indirizzare l'attenzione verso chi non è malato ma soffre ugualmente perchè non può mangiare o provvedere alla sua famiglia. La raccolta fondi viene svolta tramite Gofundme, a questo indirizzo.

E a Castelnuovo del Garda, il titolare della ditta Moorer Moreno Faccincani ha donato al Comune 500 mascherine a beneficio degli operatori impegnati in prima fila nell'emergenza Covid-19.
Ben 900 mascherine e del disinfettante sono stati inoltre consegnati all'amministrazione comunale di Castelnuova dall'imprenditore locale Dounial Hassan della ditta Daniel Service.
Queste donazioni fanno seguito alla cospicua fornitura di mascherine assicurata dal presidente dell'associazione principale dei cinesi di Verona, Hu Conglian.

Infine, due disigner veronesi Giulia Peretti e Silvia Recalcati hanno donato un set di 100 icone grafiche, le quali si potranno usare liberamente per esprimere i concetti chiave legati al tema coronavirus. «Ci siamo chieste come dare il nostro piccolo contributo - hanno detto le due designer - Riteniamo che, ora più che mai, servano strumenti adatti ad una comunicazione veloce e diretta e dunque abbiamo disegnato e messo a disposizione liberamente per tutti, designer e non, un centinaio di icone che esprimono i temi fondamentali della vita di questi giorni, dall’emergenza sanitaria alla quotidianità dell’isolamento nelle nostre case. Saremmo semplicemente felici se a qualcuno potessero essere utili». Il pacchetto di 100 icone è scaricabile qui.

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