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Cronaca Centro storico / Via dello Zappatore

Divorzio, rivoluzione sull'assegno al'ex coniuge. A Verona 20 mila interessati

Cade il principio del mantenimento del tenore di vita matrimoniale. E si prevede un alto numero di uomini e donne che si recheranno al palazzo di giustizia per farsi rideterminare l'assegno di divorzio

È stata definita da tutti una rivoluzione, la sentenza della Corte di Cassazione sui divorzi. È stata pubblicata ieri, 10 maggio, e di fatto sancisce un cambiamento ad una delle norme principali che regolano l'assegno di divorzio che un ex coniuge può richiedere. Se prima valeva il principio del mantenimento del tenore di vita matrimoniale, ora questo principio non vale più e l'ammontare dell'assegno sarà calcolato in base all'indipendenza economica. Ciò significa che l'ex marito o l'ex moglie non saranno più tenuti a versarlo se l'ex partner è in grado di mantenersi da solo o da sola.

L'impatto che questo cambiamento avrà sul contesto veronese è stato descritto da Alessandro Sartori, presidente dell'associazione avvocati per la famiglia (Aiaf), contattato da Laura Tedesco del Corriere di Verona. Sartori prevede un numero elevato di persone che si recheranno al palazzo di giustizia di Verona per chiedere di rideterminare il proprio assegno di divorzio.

Il quotidiano riferisce che la novità potrebbe riguardare circa ventimila uomini e donne, basandosi sui dati Istat che vedono la provincia di Verona come il territorio veneto dove si concentrano più divorzi. Oltre il 2% di tutti i veronesi e quasi il 3% di tutte le veronesi hanno un divorzio alle spalle e il loro numero tende sempre a crescere.

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