Rissa in piazza Brà: fuori pericolo il ferito e la politica insorge sulla sicurezza
Dopo essere intervenuto per sedare gli animi, Michele Croce ha affidato le proprie sensazioni ad un post su Facebook: "Shock tra la gente, paura nella città". Ma anche Alessandro Gennari e Federico Sboarina non sono rimasti in silenzio
Mentre parlavamo sul palco in piazza Bra è scoppiata una rissa tra alcuni immigrati nei giardini, proprio dietro di noi, tutti feriti uno dei quali gravissimo. Sono intervenuto personalmente insieme ad altri cittadini per tentare di allontanarli, in una piazza incredibilmente non presidiata alle 7 di sera. Shock tra la gente, paura nella città.
La sicurezza, vera e non di facciata, è la nostra priorità: abbiamo nel programma azioni specifiche con benefici immediati.
Lo ha scritto Michele Croce, candidato sindaco per Verona, sulla propria pagina Facebook, in merito all'episodio che è avvenuto in piazza Brà, mentre si teneva il dibattito tra i vari partecipanti alla corsa a Palazzo Barbieri sulla mobilità cittadina. Croce è intervenuto per sedare la rissa, che ha portato all'arresto di quattro romeni e al ricovero di un quinto, rimasto ferito da un collo di bottiglia rotto: l'uomo è stato poi condotto in ospedale dove è stato subito operato e ora non si trova in pericolo di vita.
L'ex presidente Agec non è stato l'unico a commentare l'episodio avvenuto nel cuore di Verona, spesso gremito da turista arrivati per vedere le bellezze della città scaligera.
"Una rissa nel punto a più alta affluenza turistica della città, mentre in zona erano del tutto assenti le forze dell’ordine. È questa la città sicura che lascia in eredità il sindaco Tosi?", ha detto Alessandro Gennari, candidato per il Movimento 5 Stelle e a sua volta presente sul posto al momento del fatto.
"Quanto avvenuto - ha dichiarato Gennari - dimostra come il fallimento di questa amministrazione, dal punto di vista della sicurezza, tanto sbandierata a parole, sia totale. Non bastano protocolli antiterrorismo, regolamenti antidegrado: alle 19, mentre si stava svolgendo un importante appuntamento pubblico, mancavano del tutto sia polizia che carabinieri. E quel che è peggio è che i vigili urbani, presenti con un’unità mobile fino a poco prima, se ne sono andati alle 18.50. A monitorare piazza Bra sono rimasti solo alcuni vigilanti privati. I quali, davanti a un episodio del genere, non potevano prendersi di certo il rischio di usare la forza per separare i soggetti, ne avrebbero poi dovuto rispondere. Tutto questo a solo una settimana da un fatto simile a Veronetta, che avrebbe dovuto servire da campanello d’allarme ". Il pentastellato è poi tornato a fare riferimento all'assenza, in quel momento, di forze dell'ordine nella zona.
"Una buona abitudine che si è persa negli ultimi anni in compenso, l’amministrazione, ha pensato bene di pagare servizi di sicurezza privati: una brutta toppa, che crea solo l’impressione di aver risolto il problema. E mentre si multa chi mangia un panino sui gradoni della Gran Guardia, persone visibilmente ubriache bivaccano nei giardini: nemmeno dopo l’aggressione sono stati allontanati".
Gennari poi ha concluso con una nota sull'arredo urbano. "Il ferimento è avvenuto perché in una panchina emergeva uno spuntone di ferro scoperto. Le panchine di piazza Bra sono vecchie, arrugginite e, in qualche caso, addirittura rotte. È un’altra conseguenza delle priorità delle amministrazione Tosi, che ha pensato solo a levarle e mai a sostituirle".
A fargli eco sulla questione sicurezza ci ha pensato il candidato per il centrodestra, Federico Sboarina: "Questa è la città sicura di cui parla il sindaco Tosi. Cos'altro deve succedere per fargli capire che i veronesi non si sentono sicuri. La settimana scorsa a Veronetta ha minimizzato, oggi è successa la rissa in piazza Bra', davanti a decine di veronesi nella passeggiata domenicale. Cos'altro deve succedere? Questa é la dimostrazione che la sicurezza nella nostra città non è solo una percezione".