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Cronaca

Riforma Gelmini, i rettori costretti a tasse pi alte

Appello dei rettori di Aquis al Governo: Non ci resta altro da fare

“La politica del ministro Gelmini è contraddittoria e i nostri bilanci restano in rosso”. A lanciare l’allarme sono i rettori degli atenei aderenti ad Aquis (Associazione per la qualità delle università italiane statali), tra cui anche Alessandro Mazzucco, rettore dell’Università di Verona. “Siamo costretti ad aumentare le tasse agli studenti”, è la drammatica conclusione, in un appello al presidente della Repubblica, al Governo, al Parlamento per salvare il sistema delle università pubbliche in Italia e per non “uscire definitivamente dall'area europea della formazione superiore”.

I rettori, che pure hanno apprezzato la volontà dimostrata dal ministro Gelmini con il ddl di riforma e che sono disponibili ad una “discussione serena e priva di pregiudiziali”, avvertono che si troveranno nella necessità di presentare per il 2010 bilanci di previsione con deficit previsti e dichiarati di consistente entità, rispetto ai quali occorrerà predisporre piani di rientro pluriennali che obbligheranno ad una ulteriore contrazione della spesa distribuita sui bilanci dei prossimi anni. In altre parole, aumento di tasse. “Questa è una politica di tagli indiscriminati del finanziamento per l'università in evidente e vistosa controtendenza rispetto a quanto avviene nei Paesi europei a noi più vicini - chiosano i rettori nell’appello - dove invece i governi stanno realizzando azioni importanti di rifinanziamento mirato dei rispettivi sistemi universitari”. La politica del governo, dicono, è anche contraddittoria: da un lato promette premi agli atenei virtuosi e dall’altra dice che non è pensabile poter realizzare operazioni di redistribuzione su base qualitativa con risorse pesantemente decrescenti.

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