Riecco il progetto per la metropolitana
Rimesso in Bilancio regionale dal Pd. Presto anche una ciclabile per Bologna
Francesco Iann
18 gennaio 2010 15:06
La mobilità veronese si arricchisce di nuove potenzialità. Ci sono infatti una grande novità e un grande ritorno: la novità è che si incomincia a muovere qualcosa per la costruzione di una grande pista ciclopedonale che collegherà Verona con Bologna; quello che ritorna è invece il progetto della metropolitana di superficie per collegare Verona centro con l’aeroporto e la Bassa.
Il primo passo verso i 114 chilometri di pista ciclopedonale è stato fatto dalla Regione Emilia, da Rfi, le Province di Bologna e Modena e alcuni comuni dei territori modenesi e bolognesi interessati al progetto: è stato siglato proprio questa mattina un protocollo che prevede la presa in comodato d’uso del sedime dell’ex linea ferroviaria dimessa tra Osteria Nuova a Mirandola, lunga 35 chilometri, per costruire il primo tratto di pista. Sono in corso contatti con l’Unione Europea per reperire cofinanziamenti per il completamento del percorso. E ora la palla passa alle Province di Mantova e Verona che dovranno presto accordarsi sul continuamento della struttura.
La metropolitana di superficie, invece, torna alla ribalta dopo che era stata stralciata, con l’avvento del nuovo Governo Berlusconi, dalla Finanziaria Tremonti. “Prodi avrebbe portato 100 milioni di euro a Verona da destinare a questo progetto, ma poi è saltato tutto – ha detto il consigliere regionale del Pd Franco Bonfante –. Noi però cercheremo di proporre al Consiglio Regionale, domani, l’inserimento tra le opere in Bilancio della costruzione dell’opera che servirà a collegare il centro città con l’aeroporto, e un’altra che collegherà sempre il centro con Legnago”. Le opere sarebbero ritenuto dal Pd assolutamente strategiche per la mobilità provinciale: “Verona è l’unica città del nord Italia che non ha collegamenti con l’aeroporto – spiega Bonfante – e nemmeno con la zona della provincia da cui proviene la quantità maggiore di veicoli”. Il Pd proporrà in Consiglio di autofinanziare la costruzione della metropolitana di superficie, mettendo da parte 10 milioni di euro all’anno per vent’anni.
Il primo passo verso i 114 chilometri di pista ciclopedonale è stato fatto dalla Regione Emilia, da Rfi, le Province di Bologna e Modena e alcuni comuni dei territori modenesi e bolognesi interessati al progetto: è stato siglato proprio questa mattina un protocollo che prevede la presa in comodato d’uso del sedime dell’ex linea ferroviaria dimessa tra Osteria Nuova a Mirandola, lunga 35 chilometri, per costruire il primo tratto di pista. Sono in corso contatti con l’Unione Europea per reperire cofinanziamenti per il completamento del percorso. E ora la palla passa alle Province di Mantova e Verona che dovranno presto accordarsi sul continuamento della struttura.
La metropolitana di superficie, invece, torna alla ribalta dopo che era stata stralciata, con l’avvento del nuovo Governo Berlusconi, dalla Finanziaria Tremonti. “Prodi avrebbe portato 100 milioni di euro a Verona da destinare a questo progetto, ma poi è saltato tutto – ha detto il consigliere regionale del Pd Franco Bonfante –. Noi però cercheremo di proporre al Consiglio Regionale, domani, l’inserimento tra le opere in Bilancio della costruzione dell’opera che servirà a collegare il centro città con l’aeroporto, e un’altra che collegherà sempre il centro con Legnago”. Le opere sarebbero ritenuto dal Pd assolutamente strategiche per la mobilità provinciale: “Verona è l’unica città del nord Italia che non ha collegamenti con l’aeroporto – spiega Bonfante – e nemmeno con la zona della provincia da cui proviene la quantità maggiore di veicoli”. Il Pd proporrà in Consiglio di autofinanziare la costruzione della metropolitana di superficie, mettendo da parte 10 milioni di euro all’anno per vent’anni.
Francesco Iann
18 gennaio 2010 15:06
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