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Cronaca Bussolengo / Via Carlo Alberto dalla Chiesa

Ricatta un imprenditore per una vecchia relazione ma viene colto in flagrante

Un 47enne si è finto un investigatore privato e ha avvicinato la sua vittima dicendo di avere foto che potevano rovinare la sua vita familiare. All'ultimo minuto però, l'uomo ha deciso di rivolgersi ai carabinieri e denunciare il tutto

Lo ricattava per una vecchia relazione extraconiugale che poteva distruggere la sua famiglia, ma la vittima all'ultimo ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri della Stazione di Bussolengo della Compagnia di Peschiera del Garda, che hanno arrestato, in flagranza del reato di estorsione, un 47enne pregiudicato di Sirmione e denunciato a piede libero il suo complice 46enne originario di Gavardo. 

L'operazione è stata svolta dai militari comandati dal Maresciallo Carusone, in risposta alla richiesta di soccorso di un imprenditore bresciano: poco tempo prima infatti era stato avvicinato da un uomo che, fingendosi un investigatore privato, si era detto pronto a svelare i particolari di una love story che coinvolgeva la vittima, divulgando anche fotografie che lo ritraevano in atteggiamenti inequivocabili. La storia e le immagini si riferivano ad un episodio del passato, ma erano sufficienti a causargli gravi problemi familiari, così l'estorsore ha chiesto una forte somma di denaro in cambio del suo silenzio, che l'imprenditore avrebbe versato a più riprese. 
Nel pomeriggio di sabato però, a poche ora dal primo appuntamente per la consegna dei soldi, l'uomo si è rivolto ai carabinieri di Bussolengo ed ha raccontato la sua storia. Indossati abiti borghesi, gli Uomini dell'Arma sono saliti a bordo di un'auto civetta ed hanno pedinato la vittima, che in tasca aveva alcune migliaia di euro opportunamente contrassegnate in precedenza. Il luogo dell'appuntamento era un bar della provincia bresciana, dove alcuni militari si sono finti dei semplici clienti, mentre altri sono rimasti all'esterno: così facendo, le forze dell'ordine sono riuscite a cogliere l’attimo della consegna del denaro al complice dell’estorsore, il quale è stato poi pedinato fino a quando non ha consegnato il bottino all'artefice del raggiro. 
Il 47enne è stato quindi bloccato e ammanettato, mentre i soldi sono stati restituiti tutti alla vittima, con i carabinieri che hanno compreso che non si trattava di un investigatore privato e che nessuna foto compromettente era in suo possesso: l'estorsore aveva solo colto una confidenza dalla donna delusa dalla fine della breve relazione con l’imprenditore, trasformandola poi in arma di ricatto. 
Per il complice invece è scattata la denuncia a piede libero, avendo concorso nel reato col semplice passaggio della busta contenente i contanti dalle mani della vittima a quelle del ricattatore.

Martedì mattina, presso il carcere di Brescia Canton Mombello, si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto, con la misura della detenzione domiciliare a carico del responsabile.

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