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Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Concluso l'intervento di restauro conservativo dell'atrio di Palazzo Barbieri

Venerdì 24 giugno si è tenuta la cerimonia di presentazione al termine dell'intervento di restauro, eseguito da Sonia Cimarolli studentessa dell'Accademia di Belle Arti di Verona, che ha riguardato le sei lunette degli scultori Salazzari e Zampieri e due dipinti murali

È stato presentato ieri, venerdì 24 giugno in sala Arazzi, l’intervento di restauro effettuato nell’atrio di Palazzo Barbieri da un’allieva della scuola di restauro dell’Accademia di Belle Arti di Verona. Hanno partecipato alla presentazione il consigliere incaricato alla Cultura Antonia Pavesi, il presidente dell’Accademia di Belle Arti Stefano Pachera, la direttrice dei Musei Civici d'Arte Margherita Bolla, il curatore delle Collezioni d’arte medievale e moderna del Museo di Castelvecchio Ettore Napione e le docenti del corso di Restauro dei gessi e degli stucchi Adele Trazzi e del corso di Restauro dei dipinti murali contemporanei Cristiana Todaro, che hanno coordinato il lavoro di Sonia Cimarolli, la studentessa che ha eseguito il restauro.

L’opera, effettuata nell’ambito della convenzione tra il Comune di Verona, la Direzione dei Musei Civici e l’Accademia di Belle Arti di Verona con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, è stata realizzata a titolo gratuito dall’Accademia con la supervisione della Soprintendenza. Ettore Napione del Museo di Castelvecchio ha seguito la tesi di Sonia Cimarolli, attinente le opere oggetto del restauro. Il restauro ha riguardato le sei lunette degli scultori veronesi Mario Salazzari e Berto Zampieri, datate 1950 e rappresentanti momenti e simboli delle attività municipali, e i due dipinti murali, anch’essi datati 1950, degli artisti Orazio Pigato e Guido Farina raffiguranti la veduta della città e della provincia di Verona.

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L’intervento conservativo è stato preceduto da una fase di studio e ricerca sulle peculiarità dei materiali costitutivi e sui fenomeni di degrado in essere; nel caso dei due dipinti ha permesso il ripristino dei corretti valori cromatici mentre le lunette in gesso sono state oggetto di una pulitura eseguita prevalentemente a secco. “Un bellissimo lavoro di squadra - ha detto Pavesi - di Comune e Accademia, fiore all’occhiello della nostra città, che ha come sempre l’obiettivo di sostenere i giovani artisti e al contempo di conservare la bellezza delle nostre opere d’arte”.

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