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Cronaca San Zeno / Viale Cristoforo Colombo

Il 2016 della Guardia di Finanza veronese. Circa 8 mila gli interventi

Tanti gli ambiti operativi, dalla repressione delle evasioni al contrasto alla criminalità economica e organizzata, fino alla lotta agli sprechi di risorse pubbliche

Dopo la presentazione dei dati a livello nazionale e regionale, oggi, 22 marzo, è stato diffuso il resoconto delle attività svolte nel 2016 dalla Guardia di Finanza nella provincia di Verona. Presente il comandante provinciale Pietro Bianchi insieme agli ufficiali comandanti dei vari reparti delle Fiamme Gialle veronesi.

Prevenzione e repressione delle evasioni, contrasto alla criminalità economica e organizzata, lotta agli sprechi di risorse pubbliche, al riciclaggio e ai traffici illeciti. Queste alcune direttrici seguite dalla Guardia di Finanza veronese. Sono stati 45 i piani operativi realizzati per aggredire dannose e pericolose manifestazioni di illegalità economico-finanziaria. 8.000 gli interventi, di cui circa il 15% di polizia economica (quindi reati contro la contraffazione, la tutela del marchio, ecc.) e l'85% di polizia finanziaria.

Entrando nel dettaglio, contro l'evasione e le frodi fiscali sono state concluse 312 indagini, cui si aggiungono 960 interventi fra verifiche e controlli fiscali. Sono stati denunciati 145 soggetti responsabili di 199 reati fiscali e il 64% di questi reati riguarda grandi frodi con emissioni di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazioni fraudolente. 37 i casi di frodi all'Iva, mentre 16 sono i casi di evasione fiscale internazionale. Inoltre, sono stati individuati 102 evasori totali, quindi completamente sconosciuti al fisco.

Per recuperare le imposte evase dai responsabili di frodi fiscali sono stati sequestrati beni per 1,2 milioni di euro e avanzate proposte di sequestro per circa 71,3 milioni. Un dettaglio particolare di questi sequestri è che circa la metà riguardano aziende che operano nel veronese ma che ufficialmente risultano essere filiali oppure collegate ad aziende estere. Così queste aziende producono reddito in Italia, ma le tasse le pagano all'estero. 

77 sono stati i datori di lavoro scoperti nel 2016 ad impiegare 227 lavoratori in nero e 269 lavoratori irregolari.

Sul territorio sono stati più di 5.000 gli interventi condotti, fra cui 3.952 controlli strumentali. Fra questi circa il 40% ha riguardato sanzioni per omessi scontrini. Dall'estate è stata poi avviata un'articolata attività di analisi delle strutture ricettive (come hotel e B&B) che ha permesso di individuare oltre 60 soggetti non censiti.

53 gli interventi e 62 le violazioni scoperte nel campo delle imposte sulla produzione e sui consumi, che hanno portato alla denuncia di 18 soggetti responsabili di reati in materia di prodotti energetici (ad esempio carburanti). Da queste operazioni è scaturito un arresto e sequestri per un totale di 63 mila chili di gasolio.

Fin qui è stato riassunto il lavoro fatto dalle Fiamme Gialle per controllare le entrate nel bilancio dello stato, ma il loro impegno è rivolto anche al controllo delle uscite e quindi le truffe sui fondi pubblici o l'illegalità nella pubblica amministrazione.

7 le denunce nel 2016 per persone che hanno percepito o richiesto illecitamente finanziamenti pubblici, per circa 440 mila euro. Mentre altre 7 denunce hanno riguardato truffe nell'ambito della sanità pubblica per un valore 71 mila euro.

Nell’ambito dei 5 accertamenti svolti su delega della Corte dei Conti, sono stati segnalati sprechi o irregolari gestioni di fondi pubblici che hanno procurato danni patrimoniali allo Stato per circa 60 mila euro e per questo sono state segnalate alla magistratura contabile 12 persone. E a seguito degli 11 interventi conclusi nel 2016 per reati ed altri illeciti contro la pubblica amministrazione, sono stati denunciati 14 soggetti (71% per abuso d’ufficio, 7% per peculato e 22% per corruzione e concussione), di cui 6 tratti in arresto. Individuati, inoltre, appalti pubblici irregolari per 700 milioni di euro, con la denuncia di 17 soggetti di cui 8 tratti in arresto.

Tanti ancora i furbetti. Sono coloro che magari ottengono esenzioni o sconti per il pagamento di prestazioni pubbliche e quindi magari non pagano il ticket sanitario perché risultano indigenti, ma che indigenti non sono. In questo campo sono stati effettuati oltre 150 controlli e in quasi il 60% dei casi sono state riscontrate delle irregolarità, per un danno allo Stato di circa 28 mila euro.

Infine, il terzo ambito in cui si concentra il lavoro della Guardia di Finanza è il contrasto alla criminalità, in particolare a quella organizzata. Sono stati svolti 22 accertamenti economico-patrimoniali per il contrasto alla criminalità organizzata, che hanno riguardato complessivamente 46 persone fisiche e 11 fra aziende e società. Sequestrati ai sensi della normativa antimafia 28 beni mobili e immobili, nonché quote societarie e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 565.000 euro. Per i vari reati connessi a queste attività centinaia sono state le denunce. E anche seguito di questi accertamenti, il Prefetto di Verona ha emesso quattro interdittive antimafia.

Grande attenzione, infine, ai traffici illeciti con 43 chili di droga sequestrati, con 59 denunce e 25 arrestati. 91 le denunce per reati in tema di contraffazione, con 125 mila prodotti illegali sequestrati. Sottoposti a sequestro anche più di 118 mila litri di vino, con la denuncia di una persone responsabile di adulterazione e contraffazione e frode nell'esercizio del commercio.

Nel settore del contrasto all'immigrazione clandestina sono stati denunciati 26 soggetti, di cui 1 tratto in arresto.

Nell’ambito di attività a tutela dell’ambiente, sono stati eseguiti 8 interventi che hanno portato alla denuncia di 7 soggetti e consentito di sottoporre a sequestro aree adibite a discariche abusive per oltre 76 mila metri quadrati (circa 10 campi di calcio).

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