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Cronaca

Rapinava le prostitute fingendosi cliente

Un trentenne mantovano le intimava a dargli l'incasso con un coltello da cucina

Faceva finta di essere un cliente, contrattava il prezzo della prestazione sessuale, caricava la prostituta sull'automobile per poi appartarsi. Una volta raggiunta una località isolata, tirava fuori un coltello da cucina e rapinava la lucciola di turno.

Simone Basaglia, 30 anni, residente della provincia di Mantova, tra giugno e luglio, sulla strada regionale 11 ha messo a segno alcuni colpi ai danni delle prostitute. Quattro per la precisione, due rumene, un’albanese e un’ucraina.

I carabinieri di Sommacampagna si sono da subito messi sulle tracce del rapinatore, confrontando le testimonianze delle donne, che dopo una prima fase di omertà e reticenza, hanno accettato di collaborare a tutti gli effetti. Fino a quando le indagini hanno subito un’importante accelerata. Gli uomini dell'Arma, infatti, hanno individuato le auto che Basaglia utilizzava per le rapine. Ne hanno ricostruito le targhe, riuscendo poi a recuperare una foto dell'uomo.

L'immagine è stata mostrata alle quattro vittime che hanno riconosciuto il 30enne come responsabile delle rapine. Così il mantovano è stato arrestato ieri ad Asola. Subito dopo si è proceduto alla perquisizione della sua abitazione, dove è stata ritrovato il coltello da cucina, usato per le rapine. In totale queste gli avevano fruttato circa 1300 euro, più 5 cellulari, per un valore di altri 1200 euro. Il trentenne ha tentato di giustificare i suoi crimini con la difficile situazione economica che si trovavano a vivere lui e la fidanzata, entrambi disoccupati. Ora è nel carcere di Montorio e su di lui pendono le accuse di rapina e utilizzo improprio di armi.  

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