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Verona. Rapinatori arrestati in Trentino: per sei volte hanno colpito nella provincia scaligera

Guido Astro e Christian Faustin, sono stati tratti in arresto dopo essere stati colti in flagranza di reato per la rapina messa a segno all’Eurospin di Mezzolombardo. Già da tempo i carabinieri li tenevano sotto controllo

Sono finiti in manette a Mezzolombardo, in provincia di Trento, in seguito all'ennesima rapina, ma già da un mese erano tenuti d'occhio per un altro episodio simile verificatosi a Rovereto. Le indagini poi hanno permesso di appurare che altri sette reati dello stesso tipo, ma commessi tra Verona e Brescia, erano da imputarsi a loro, per un totale di nove rapine che hanno fruttato un bottino di circa 14000 euro. 

I due rapinatori sono stati arrestati in flagranza di reato il 19 febbraio scorso per aver messo a segno una rapina all’Eurospin di Mezzolombardo e, successivamente, il 27 febbraio gli è stata notificata un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per aver compiuto anche la rapina del 12 gennaio presso il negozio Isola dei Tesori di Rovereto (TN). 
I due malviventi, Guido Astro, classe 1974 nato a Caserta ma residente ad Arco, pluripregiudicato per vari reati contro il patrimonio, e il suo complice e “palo” Christian Faustin, classe 1977 nato a Bolzano ma residente a Riva del Garda, anch’esso pluripregiudicato per reati simili, si sono presentati nelle vicinanze dell’Eurospin di Mezzolombardo quando si avvicinava l'orario di chiusura. Mentre Faustin attendeva nell’auto, una VW New Beetle di colore blu elettrico, il complice, indossato il passamontagna, è entrato nello “store” e impugnando una pistola si è fatto consegnare l’incasso dalle commesse, sparando anche un colpo in aria per dimostrare che l'arma non era a salve. Immediatamente i due si sono allontanati dalla zona destando però il sospetto di un cittadino, che ha segnalato all’Arma locale un parziale di targa. La cooperazione tra il Comando Provinciale Carabinieri di Trento e le Compagnie distaccate sul territorio ha permesso di individuare subito il veicolo e quindi di allertare il personale del Nucleo Operativo di Rovereto, che già da tempo era sulle tracce dei due, monitorandone i movimenti, per procedere all’arresto in flagranza di reato.

Uno è stato fermato a bordo dell'auto, mentre l'altro si nascondeva in una camera d'albergo di Riva del garda. I due si erano già spartiti il “malloppo” che in complesso ammontava ad oltre 5.000 euro e a seguito di accurata perquisizione del veicolo è stata rinvenuta, nascosta all’interno del vano motore dell’auto usata per la fuga, l’arma a salve avvolta nei passamontagna utilizzati per la rapina. Sempre i due sono stati ritenuti anche i responsabili della rapina presso il negozio isola dei tesori di Rovereto avvenuta il 12 gennaio scorso. In quell'occasione, i due uomini, dapprima si erano procurati uno scooterone di grossa cilindrata, rubandolo dal parcheggio della stazione ferroviaria di “Mori Stazione”, per poi dirigersi verso il negozio nel tardo pomeriggio, in corrispondenza della rotatoria che unisce via Craffonara con via Cavour. Anche in questo caso un uomo, con il volto coperto da passamontagna e casco integrale, è entrato poco prima dell’orario di chiusura e, con la minaccia di una pistola, si è fatto consegnare l’incasso, in quell’occasione di circa 1000 euro. Poi si è dliguato a bordo del veicolo rubato la cui targa è stata fornita dalla commessa del negozio.

Da quell’episodio sono iniziate le indagini degli uomini del Nucleo Operativo di Rovereto, che ha visionato diverse ore di filmati attraverso il circuito di videosorveglianza cittadina e sistemi di telecamere private presenti nella zona. Da lì è partita un’attività tecnica d’indagine che ha portato alle prime certezze su chi fossero gli autori della prima rapina, fino a giungere all'episodio di Mezzolombardo. Ulteriori attività d’indagine, con la collaborazione dell’Arma e della Questura di Verona e Brescia, hanno portato ad addebitare ai due altri 7 colpi a mano armata per un totale di nove, commessi con le stesse identiche modalità. Si tratta dei seguenti crimini: 

  • il 22 gen 2015 presso esercizio commerciale “Effetto Sole” di Verona, via Stanga, dove sono stati sottratti 300 euro;
  • il 27 gen 2015 presso esercizio commerciale “Impero del Sole srl” di Verona, in Corso Milano, dove sono stati sottratti circa 100,00 euro;
  • il 29 gen 2015 presso supermercato “Vivo” di Verona, in piazza Risorgimento, dove sono stati sottratti circa 4.000 euro;
  • il 04 feb 2015 presso esercizio commerciale “Tigotà” di Brescia, in via Salgari, dove sono stati sottratti circa 900,00 euro;
  • il 11 feb 2015 presso “Supermarket srl” di Verona in via Colombara, dove venivano sono stati circa 1.400 euro;
  • il 13 feb 2015 presso esercizio commerciale “Happy Casa Store srl” di Villafranca di Verona, in viale Postumia, dove sono stati sottratti circa 400 euro;
  • il 16 feb 2015 presso supermercato “Prix Quality” di San Giovanni Lupatoto, via Cà Nova Zampieri, dove venivano sottratti circa 600 euro. 

Al momento i due rapinatori si trovano nel carcere trentino di Spini di Gardolo in attesa di rinvio a giudizio.

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