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Cronaca Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

Aveva colpito in due discount. La polizia ha identificato il rapinatore seriale

Era già in carcere per altri reati in cui era stato riconosciuto dal naso particolarmente pronunciato. In entrambe le rapine aveva minacciato le cassiere con un taglierino

Era in carcere per avere rapinato una banca, ma era stato riconosciuto responsabile anche della rapina ad una farmacia. A tradirlo ogni volta era stato il naso molto pronunciato. Si tratta di A.F., classe '81, catanese di origine ma stabilitosi a Verona, anche se la sua residenza abituale ormai è il carcere di Montorio.

Ad A.F., ora vengono contestate anche altre due rapine, una avvenuta a giugno e l'altra a luglio in due distinti discount Prix di Verona. Ad indagare su questi due episodi, la sezione rapine della squadra mobile della questura di Verona. Il lavoro dei poliziotti è stato intenso perché il senso di insicurezza dei cittadini era cresciuto in quel periodo proprio per questa serie di rapine aggravate.

Gli agenti di polizia ricostruiscono le due rapine e trovano molti punti in comune. In entrambi i discount non c'era videosorveglianza, gli orari delle due rapine erano molto simili e la modalità con cui il rapinatore aveva agito era la stessa. A.F. aveva preso alcuni generi alimentari, li aveva pagati e mentre le cassiere cercava il resto lui le ha immobilizzate da dietro e le ha minacciate con un taglierino, arraffando quel che poteva dalla cassa e scappando. 

L'identificazione da parte della polizia è stata duplice. La scientifica ha trovato le impronte digitali del rapinatore sulla merce che aveva fatto finta di comprare. Inoltre, tramite il riconoscimento fotografico, le cassiere hanno riconosciuto il volto di A.F. e addirittura una è svenuta quando lo ha rivisto perché ha rivissuto la paura provata nel giorno della rapina.

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