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Cronaca Borgo Nuovo / Via Taormina

Ha rapinato tre farmacie sotto Natale: viene identificato e infine arrestato

Le indagini dei carabinieri alla fine hanno dato i loro frutto, permettendo di risalire alla persona che tra il 20 dicembre e il 2 gennaio aveva messo a segno alcuni colpi negli esercizi di Verona

Nel periodo natalizio aveva messo a segno tre rapine a distanza pochi giorni una dall'altra, ma alla fine i carabinieri della stazione di San Massimo assieme a quelli del nucleo operativo di Verona sono riusciti ad identificarlo. A tradirlo, tra le altre cose, è stata la sua stazza e il suo accento, poi la conoscenza del territorio degli uomini dell'Arma ha fatto il resto. 

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LE RAPINE - Il primo colpo era stato messo a segno il 20 dicembre nella farmacia comunale borgo Nuovo, dove travisato e con una pistola giocattolo, il criminale aveva minacciato la dottoressa presente e si era fatto consegnare l'incasso di circa 610 euro. La seconda è avvenuta il 28 dicembre, sempre nella stessa farmacia, con il volto coperto e armato di taglierino, dove si era appropriato di 360 euro. L'ultimo episodio infine è del 2 gennaio, quando ad essere rapinato è stato l'esercizio di via Stanga, dove il furfante si era fatto consegnare 500 euro tenendo ancora in mano un taglierino.
In tutti gli episodi l'uomo ha cambiato almeno in parte il proprio abbigliamento e si è fatto sempre mettere il denaro all'interno di una busta della spesa di plastica. 

LE INDAGINI - L'attività dei carabinieri ha preso il via già dopo il primo colpo, basandosi sulle testimonianze dei presenti e sulle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza. Da queste gli investigatori hanno potuto notare la stazza importante dell'uomo e gli occhi sottili che s'intravedevano tra sciarpa e cappello, oltre alla sua camminata e al suo modo di muoversi. Nelle seconde registrazioni, queste caratteristiche sono rimaste inalterate nonostante le precauzioni prese dal criminale, come coprire le strisce sui pantaloni della tuta (tipiche del marchio sportivo Adidas) con del nastro isolante, o la scritta sul giubbotto senza maniche. Nel corso del terzo colpo inoltre, un farmacista si era lanciato al suo inseguimento, riuscendo a raggiungerlo e a strattonarlo finché era in sella alla sua bici: lì il fuggitivo si è lasciato scappare alcune frasi "poco amichevoli" nei suoi confronti, facendo così capire dal suo accento che si trattava di una persona del posto. 
Vista anche la zona colpita e la sua conoscenza di questa, i carabinieri hanno iniziato a consultare le banche dati dei pregiudicati e tossicodipendenti della zona di San Massimo, trovando infine un profilo che combaciava con le caratteristiche descritte: si trattava di S.C., classe 1963 e residente nel quartiere, con alle spalle solo un precedente per droga, pur essendo ancora un consumatore. 
Le telecamere infatti lo avevano ripreso anche durante un sopralluogo fatto prima del 20 dicembre, in cui l'uomo aveva acquistato un medicinale per non dare nell'occhio

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Certi che potesse riperersi visto che oltre tutto l'indagato risulta essere senza lavoro, i militari hanno cercato di accelerare il più possibile le operazioni. S.C. è stato identificato il 16 gennaio e, una volta messo sotto torchio, ha ammesso le proprie responsabilità. In casa sono stati trovati alcuni degli abiti utilizzati per le rapine, mentre gli altri erano stato gettati in un cassonetto della Caritas e poi recuperati dalle forze dell'ordine. Per quanto riguarda la pistola giocattolo invece, il 53enne ha confessato di essersene liberato per paura di venire scoperto. 

Arrestato quindi il 16 marzo, è stata poi disposta nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa del processo a suo carico. 

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