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Cronaca Centro storico / Via Roma

Giovani rapinati in centro e agenti picchiati in un B&B: banda bloccata a Verona

Un gruppo composto da 7 ragazzi di età compresa tra i 20 e i 23 anni è stato fermato dalla Polizia nella serata di sabato: 4 sono stati arrestati e condotti in carcere, 3 sono stati denunciati

Nonostante la giovanissima età, compresa tra i 20 e i 23 anni, quasi tutti hanno alle spalle una lunghissima lista di precedenti penali. Si tratta dei ragazzi finiti in manette sabato sera per mano della Polizia di Stato, con gli agenti delle Volanti che avrebbero ricostruito l'intera vicenda grazie agli accertamenti svolti. 
In 7 sono arrivati in trasferta a Verona dalla provincia di Mantova, secondo le forze dell'ordine, scatenando il panico prima in centro, dove avrebbero rapinato tre giovani, e poi all’interno del Bed & Breakfast prenotato per la notte, dove invece avrebbero picchiato gli operatori della squadra Volanti intervenuti. 

La rapina

La banda sarebbe stata composta dunque da 7 giovani che parlavano tra loro in lingua araba che, stando a quanto ricostruito dalla Polizia di Stato, sarebbe entrata in azione intorno alle ore 22 di sabato 13 febbraio, quando avrebbe accerchiato 3 ragazzi in via Roma: un 15enne, un 16enne ed un 20enne. Li avrebbero minacciati, insultati, aggrediti ed infine derubati con la forza di tutto quello che il gruppo è riuscito a portare via: un giubbotto firmato, un paio di auricolari Airpods e un pacchetto di sigarette.
Terrorizzati, i tre giovani sarebbero riusciti con fatica a divincolarsi dal branco e a fuggire, per poi allertare immediatamente le forze dell'ordine e fornire loro la descrizione dei responsabili e degli oggetti rubati. 
La descrizione degli autori della rapina è stata quindi diramata subito dagli agenti della centrale operativa della Questura di Verona a tutti gli operatori in servizio sul territorio.

Aggressione al B&B

Un atteggiamento sprezzante e violento che la banda avrebbe riservato anche agli agenti delle Volanti che, intorno alle ore 23, sono intervenuti in via Berni, in città, dove la sala radio aveva segnalato in un Bed & Breakfast la presenza di un 22enne cittadino tunisino, N.W., destinatario di un ordine di carcerazione per l’espiazione di una condanna a 4 anni di reclusione.
Arrivati alla struttura ricettiva i poliziotti avrebbero individuato il giovane segnalato, irregolare sul territorio nazionale e gravato da numerosi precedenti per lesioni personali,  rapina, evasione, minaccia, atti persecutori, oltraggio a Pubblico Ufficiale e altri reati contro il patrimonio. Insieme a lui sarebbero stati presenti anche gli altri 6 componenti del gruppo, che si sarebbero avvicinati con atteggiamento borioso, apostrofando gli agenti con epiteti estremamente offensivi, minacciandoli di ritorsioni fisiche e spintonandoli, facendo così degenerare rapidamente la situazione.

N.M., 21enne cittadino senegalese già noto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, danneggiamento, minaccia e vilipendio della Repubblica e delle Istituzioni, si sarebbe scagliato violentemente contro una poliziotta, scaraventandola sulle scale.
Approfittando del momento, N.W. si sarebbe lanciato contro un altro operatore, colpendolo violentemente con una testata al costato, nel tentativo di sfondare la barriera formata dai poliziotti e fuggire. A sua volta, anche M.F.F. avrebbe aggredito un agente, gettandolo a terra e continuando a colpirlo.
Richiesti con urgenza, sul posto sono arrivati però i rinforzi per gli uomini delle Volanti, che sono riusciti a bloccare tutti i componenti della banda. 

I tre poliziotti aggrediti hanno dovuto ricorrere alle cure mediche del Pronto soccorso, con una prognosi rispettivamente di 7,15 e 5 giorni, mentre le analogie fisiche con le descrizioni fornite dalle vittime della rapina, avrebbero consentito alle forze dell'ordine di appurare il coinvolgimento di tutti i giovani presenti nel Bed & Breakfast nel colpo avvenuto poco prima.
Nelle tasche di uno di loro, A.B., 20enne nato in Marocco, sarebbero stati ritrovati gli auricolari sottratti con forza a uno dei tre ragazzi rapinati, mentre M.F.F. indossava ancora il giubbotto rubato.

In manette

Oltre che della rapina, N.W., N.M., M.F.F. dovranno rispondere anche di lesioni aggravate finalizzate a commettere il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.
Al termine degli accertamenti, sono dunque stati arrestati e condotti al carcere di Montorio 4 giovani, mentre per gli altri 3 è scattata la denuncia per rapina.
Tutti e 7 sono stati, inoltre, sanzionati ai sensi della vigente normativa anti-covid, trovandosi senza giustificato motivo fuori dalla propria regione di residenza.
All’udienza di convalida che si è svolta nella mattinata di martedì, il giudice ha convalidato i provvedimenti e disposto la custodia cautelare in carcere per tutti e 4 i ragazzi arrestati.

Ulteriori indagini sono ancora in corso di svolgimento da parte degli uomini della Squadra Mobile, al fine di individuare compiutamente l’apporto fornito nella rapina da tutti i membri della banda, mentre la Divisione Anticrimine della Questura di Verona sta compiendo i necessari accertamenti finalizzati all’adozione di misure di prevenzione a carico dei soggetti coinvolti.
Resta massima l’attenzione della Questura di Verona per arginare il fenomeno della criminalità diffusa tra i giovani e, a tal fine, sono stati ulteriormente intensificati i controlli in tutta la città.

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