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Cronaca Porto San Pancrazio / Via Paolo Sarpi

Rapina in banca a Porto San Pancrazio: i video nelle mani della Polizia

Le forze dell'ordine si sono messe al lavoro per risalire all'identità dei criminali che martedì pomeriggio hanno messo a segno il colpo ai danni dell'istituto di credito di via Sarpi, a Verona, minacciando dipendenti e clienti con un taglierino

Vanno avanti serrate le indagini della Questura di Verona sulla rapina messa a segno nel pomeriggio di martedì al Banco Bpm di via Sarpi, nel quartiere di Porto San Pancrazio. Un colpo definito "anomalo" dagli investigatori e che ha visto i malviventi fuggire con un bottino ingente, che dovrebbe aggirarsi tra i 50 mila e i 100 mila euro, ma occorrerà aspettare ancora un po' prima di conoscere la cifra esatta. 

"Anomalo" come crimine perché i due autori (probabilmente aiutati da una terza persona rimasta all'esterno a fare da "palo" e pronta a partire in auto) non si sono preoccupati di celare il proprio volto o di non lasciare impronte. Secondo le descrizioni, si trattatava di due uomini di circa 25 anni, uno moro di capelli e l'altro biondo, con accento meridionale, che intorno alle 14.40 hanno fatto irruzione nell'istituto di credito armati di taglierino, quando all'interno erano presenti il direttore, tre dipendenti e cinque clienti: quest'ultimi, senza usare alcuna violenza, sono stati privati del cellulare perché non avvisassero le forze dell'ordine e sono stati chiusi in bagno. I malviventi si sono così potuti concentrare sul denaro: minacciando una cassiera hanno ottenuto il codice di accesso per aprire la cassa automatica. Una volta svuotata, hanno potuto abbandonare la banca e fuggire, presumibilmente a bordo di un'auto condotta da una terza persona. 

La rapina si è conclusa in un tempo decisamente lungo per questo tipo di episodi, circa 45 minuti, con l'allarme che è stato lanciato tardi per paura di ritorsioni da parte dei banditi. Sul posto sono così arrivate le Volanti, il personale della Squadra Mobile e della Polizia scientifica, che hanno acquisito sia i filmati delle telecamere interne, sia quelli dei dispositivi che si trovano all'esterno dell'istituto di credito, per cercare ogni indizio utile a risalire all'identità dei rapinatori. 

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