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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Legnago / Viale Europa

Spaccio di droga, 4 arresti. Utilizzavano anche un telefonino dal carcere

I carabinieri di Legnago hanno recuperato 23 chili di hashish nel garage di un condominio di Vigasio. Il gruppo di malviventi era riuscito a mantenersi in contatto nonostante due membri fossero rinchiusi a Montorio

Quattro ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Legnago nella mattina di giovedì, su provvedimento del gip del tribunale di Verona, la dottoressa Giuliana Franciosi, che ha concordato con i risultati dell'indagine dei militari coordinati dal pm Beatrice Zanotti, mentre altre due persone sono state deferite all'autorità giudiziaria. 

Le indagini hanno si sono svolte nei mesi di febbraio e marzo, servendosi di "vecchi" metodi come l'attività di osservazione ed il pedinamento, ma anche di sofisticati supporti tecnologici per intercettare le telefonate di alcune persone finite sotto la lente d'ingrandimento degli uomini dell'Arma. Questo ha permesso ai carabinieri di risalire a due personaggi di nazionalità moldava, che nella fredda notte del 13 febbraio sono stati seguiti da un'auto civetta, che li ha visti avvicinarsi in maniera sospetta alla recinzione del carcere di Montorio: il controllo eseguito sul momento dai carabinieri, ha permesso loro di scoprire che i due avevano appena lasciato cadere in un anfratto un pacchetto contenente 2 telefonini con relative SIM card e qualche grammo di hashish e marijuana.
Nel frattempo, dall'interno della casa circondariale veronese, i detenuti M.R. e F.M., servendosi dal carcere di un altro telefonino, avevano incaricato C.S., agli arresti domiciliari, ed una ragazza, V.S., di andare a “recuperare” un grosso quantitativo di hashish precedentemente nascosto in un condominio di Vigasio per poi smerciarlo e dividersi gli utili. Così, nonostante il provvedimento a suo carico, C.S. in diverse occasioni si è fatto accompagnare dalla donna presso il garage di Vigasio dove erano nascosti circa 23 chilogrammi di "fumo", ma a causa di varie complicazioni giunte di volta in volta, i due non sono mai riusciti a prelevare lo stupefacente. Per impedire quindi che l'hashish venisse immessa sulla piazza veronese, il 18 febbraio i carabinieri di Legnago sono intervenuti nel locale a disposizione del gruppo e hanno sequestrato la droga. 

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Le intercettazioni telefoniche quindi, prima hanno permesso di individuare i due moldavi incaricati di portare gli "approvvigionamenti" a chi restava in carcere e poi di appurare che proprio dalle celle di Montorio, i due muovevano i fili del traffico di droga, utilizzando un cellulare tenuto illecitamente per tenersi in contatto con gli altri componenti. 

Alla fine quindi il cellulare è stato trovato e sequatrato dalla polizia penitenziaria, i due moldavi sono stati denunciati, mentre per quattro persone è stata formulata l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente che ha portato all'arresto, e all'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari, nei confronti di M.R., classe 1981, e  F.M., classe 1993, già detenuti nella casa circondariale veronese, e di C.S., classe 1984, e V.S., classe 1984: tutti italiani e residenti nel veronese. 

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