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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Casello A4

Ancora caccia all'Audi gialla. La psicosi colpisce anche i veronesi sui social

Create pagine e gruppi su Facebook per raccogliere segnalazioni, che continuano a moltiplicarsi. Serve però molto tempo per verificare quanto siano esatti questi avvistamenti

Treviso, Padova, Vicenza, Belluno. L'Audi gialla Rs4 continua a scorrazzare per il Veneto e il Nord-Est. Nonostante i controlli intensificati della Polstrada, l'auto, motore Lamborghini, targa svizzera, e con a bordo una banda di rapinatori continua la sua fuga.

Le forze dell'ordine si sono lamentate della pochezza dei mezzi a disposizione, le auto delle pattuglie sono inadatte ad inseguire il bolide giallo. Nonostante questo continuano il loro lavoro di ricerca, ridimensionando però la figura dei criminali. Al momento, i malviventi dell'Audi gialla non sono una banda del terrore, e devono rispondere dei reati di furto, ricettazione, guida pericolosa, eccesso di velocità e resistenza. Pare, infatti, che non si possa imputare a loro direttamente l'incidente avvenuto sul passante di Mestre dove una donna ha perso la vita in un tamponamento. Incidente avvenuto nello stesso punto percorso in contromano dall'Audi gialla per sfuggire ad un inseguimento.

Il ridimensionamento della banda è probabilmente un tentativo delle forze dell'ordine di smorzare il clima da psicosi collettiva che si è creato attorno alla vicenda. Gli avvistamenti si moltiplicano e occorre tempo per verificarli tutti. Anche sui social network si susseguono le segnalazioni, raccolte sui gruppi o sulle pagine dedicate proprio all'Audi gialla e create anche da veronesi.

Intanto a Torino, un sospettato si è presentato spontaneamente in Questura, per dimostrare di essere innocente. Erano circolate alcune foto che lo ritraevano insieme ad amici e che facevano supporre una sua implicazione nel caso. L'uomo e i suoi amici sono effettivamente risultati estranei ai fatti.

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