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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Borgo Trento / Piazza Arsenale

Arsenale, presentato il progetto. Tosi: "L'unica strada concreta e percorribile"

Dopo l'approvazione in consiglio comunale, l'amministrazione uscirà con il bando di gara a gennaio. L'assessori Caleffi: "Siamo di fronte ad una proposta realizzabile"

Passato in consiglio comunale, il progetto di recupero e valorizzazione dell'Arsenale è stato presentato dal sindaco Flavio Tosi. Insieme a lui il presidente di Italiana Costruzioni Attilio Maria Navarra, gli assessori all'urbanistica Gian Arnaldo Caleffi, ai lavori pubblici Edoardo Lana, all'istruzione Alberto Benetti, allo sport Alberto Bozza e il presidente della terza commissione consiliare Francesco Spangaro.

"L’aspetto più importante del progetto proposto è la concretezza - ha spiegato Tosi - L'amministrazione comunale precedente alla nostra si è arenata sull'irrealizzabile progetto dell'architetto Chipperfield, che prevedeva un costo per il recupero di oltre 80 milioni di euro. A chi ancora oggi sostiene che si può accedere a fondi europei e a fondi nazionali per realizzare un intervento di restauro come questo, rispondiamo che, oltre ad aver tentato tutte le strade in questo senso, siamo in grado di dimostrare che le cifre necessarie ad una completa riqualificazione non sono ipotizzabili attraverso quegli strumenti. Certo, con i 100 milioni di euro bloccati dal patto di stabilità, e quindi non utilizzabili, avremmo potuto provvedere da soli alla riqualificazione dell’Arsenale e anche ad altro. Ma se facciamo i conti con la realtà, ci si rende conto che l'unica strada percorribile è quella di questo progetto, che prevede un investimento da parte del Comune di 15 milioni di euro e da parte del privato circa 120 nel corso dei 50 anni di concessione, con una gestione che sarà tutta orientata al pubblico, con una parte commerciale ma anche una parte di verde, una parte coperta ed innovativa con spazi di aggregazione, una scuola dell’infanzia, spazi museali, spazi a disposizione della circoscrizione".

"Un progetto che consente di ampliare l'area pedonale del centro storico con ulteriori 41.500 mq di spazi pubblici - ha spiegato l'assessore Caleffi - e che va nella direzione delle principali città europee, in cui la parte centrale dell'abitato è accessibile solo pedonalmente o con mezzi pubblici. Il recupero offrirà alla città di Verona un importante elemento in più di attrazione turistica, grazie soprattutto all'aspetto progettuale più interessante, rappresentato dalla copertura in vetro della corte centrale, una particolarità unica nel panorama delle città italiane. Il piano regolatore del 1972 prevedeva l'abbattimento dell'Arsenale: da allora sono passati molti anni, e molti progetti non realizzati. Oggi siamo in presenza di una proposta realizzabile, con un progetto di restauro che introduce interessanti elementi di novità per la valorizzazione e la fruizione pubblica del bene".

"Da anni come gruppo stiamo portando avanti queste tipologie di valorizzazioni - ha sottolineato Navarra - soluzioni di partnership pubblico-privato che riteniamo siano oggi l’unica vera possibilità per affrontare progetti complessi come il recupero di beni monumentali. Interventi di pregio su cui abbiamo creduto ed investito molto, concretizzando già in Italia i recuperi di Villa Reale di Monza e Villa Borromeo d’Adda ad Arcore ed ora, con questo terzo grande progetto, la fattiva riqualificazione dell’Arsenale. Fondamentale in queste soluzioni di progetto è comprendere fin dall’inizio come, al termine del suo percorso di recupero, il bene in oggetto sarà utilizzato e reinserito nel contesto urbano in cui si trova e, soprattutto, come sarà possibile farlo sostenere dal punto di vista economico-finanziario e sociale-culturale. Uno sviluppo progettuale, quindi, che punta alla realizzazione di una proposta sostenibile dal punto di vista economico e compatibile con l’esigenza del pubblico".

Il progetto è proposto da un'ati costituita dalle società Italiana Costruzioni e Na.Gest. Global Service ed è stimato in 45 milioni di euro. Verrà realizzato utilizzando un modello di partnership pubblico-privata, secondo lo schema della finanza di progetto, con una durata della concessione pari a 50 anni. Il concessionario dovrà provvedere a sviluppare la progettazione definitiva ed esecutiva degli interventi, che verrà verificata e condivisa con l’Amministrazione e la Soprintendenza in via preventiva. Dovrà inoltre eseguire i lavori di bonifica, di recupero e riqualificazione dell’intero complesso, utilizzando il contributo pubblico disponibile, pari a 14.450.000 euro.

Come spiegato dai proponenti, il progetto di recupero vuole affermare l’importanza pubblica per la città sia per la valorizzazione delle volumetrie esistenti sia per quella degli spazi esterni dell’Arsenale, proponendo di costruire un sistema di sequenze di spazi pubblici che trovano al centro dell’Arsenale la realizzazione di un parco dell'arte contemporanea. Particolare rilevanza riveste nel progetto la proposta di una grande architettura di vetro che copre parte del cortile interno della Corte Centrale e che si offre come spazio espositivo per l’arte contemporanea con installazioni, sculture, performances estemporanee ed eventi culturali all’aperto per tutto l’anno.

Nell’ambito del progetto l'amministrazione comunale ha richiesto di realizzare: una scuola pubblica dell’infanzia con un asilo nido integrato e un padiglione aperto al pubblico e visitabile dove collocare una parte delle collezioni del Museo di Storia Naturale

In particolare, il progetto prevede diversi restauri. Quello della Palazzina di Comando con la realizzazione di un auditorium da 450 posti, di spazi per attività congressuali ed espositive, bookshop e caffetteria-ristorante e la valorizzazione della Corte Centrale come piazza-giardino parzialmente coperta per eventi culturali all’aperto per l’arte contemporanea. Il restauro degli edifici della Corte Est porterà alla creazione di una scuola dell'infanzia costituita da una scuola materna per 60 bambini e da un nido per 20 bambini, con un giardino dedicato. Il restauro degli edifici della Corte Ovest servirà per ospitare gli spazi museali e i servizi direzionali. Inoltre, la sistemazione del verde e degli spazi pedonali all’interno della cinta muraria, li renderà fruibili ai cittadini e potranno ospitare eventi e manifestazioni nel corso di alcuni periodi dell’anno.

L’avvio della procedura di gara di livello internazionale, con la pubblicazione dell'avviso di preinformazione, avverrà nel corso del mese di dicembre, mentre entro gennaio 2017 sarà pubblicato il bando di gara. Alla gara sarà chiamato a partecipare, con il diritto di prelazione, anche il promotore, che dovrà presentare delle offerte tecniche ed economiche migliorative rispetto a quelle poste a base di gara. 

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