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Cronaca Porto San Pancrazio / Via Galileo Galilei

Procurato allarme e lesioni sotto l'effetto della cocaina, ora è agli arresti domiciliari

Il cittadino marocchino protagonista del "movimentato" arresto da parte della polizia in via Galilei a Verona, è stato denunciato per procurato allarme e condannato agli arresti domiciliari per il reato di lesioni finalizzate alla resistenza a pubblico ufficiale

Intorno alle ore 7.00 della mattinata di giovedì 7 giugno, la Centrale Operativa della Questura di Verona ha ricevuto la segnalazione di un incendio in corso presso un appartamento di via Galilei. La persona che aveva richiesto l'intervento, parlando al telefono con una riconiscibile inflessione araba, aveva sostenuto che all’interno della casa fossero presenti delle persone in pericolo di vita.

Giunti quindi sul posto i primi equipaggi della polizia, unitamente ai vigili del fuoco e al personale sanitario, non hanno notato né la fuoriuscita di fumo, né alcun odore di combustione che potessero ricondurre ad un incendio.

L'autore della chiamata fermato in strada

Lungo la strada è stato invece intercettato un cittadino marocchino, risultato poi essere l'autore della telefonata alla Centrale Operativa della Questura, il quale si trovava in evidente stato confusionale e ha richiamato l’attenzione degli operatori affermando di starsi sentendo bruciare. Dopo un primo approccio, l'uomo ha mutato il suo stato d’ansia in un atteggiamento più aggressivo, iniziando una violenta colluttazione con i poliziotti. Nonostante l’imponente mole e la forte agitazione, il soggetto è stato  bloccato dagli agenti, prima tramite l’utilizzo dello spray urticante e poi con l’ausilio delle manette.

Il video dell'arresto in via Galilei a Verona

Due agenti della polizia feriti

Nel corso delle fasi concitate dell’intervento, due agenti sono rimasti feriti riportando uno la frattura al dito della mano sinistra e l'altro una distorsione al ginocchio, con prognosi rispettivamente di 5 e 30 giorni. Durante l’accompagnamento e la custodia presso gli uffici della Questura il cittadino marocchino ha continuato ad assumere atteggiamenti autolesionisti ed aggressivi. Per tale motivo è stato allertato nuovamente il personale sanitario, al fine di effettuare sul soggetto una valutazione medico-psichiatrica.

Alto tasso di cocaina nel sangue

Le analisi effettuate sull’uomo hanno infine fatto emergere elevati livelli di cocaina nel sangue. In tarda mattinata, dopo gli accertamenti clinici, l’uomo è stato riaccompagnato in Questura e dichiarato in arresto per il reato di lesioni finalizzate alla resistenza a pubblico ufficiale nonché, contestualmente, denunciato per procurato allarme. Nella mattinata odierna, dopo la convalida dell’arresto di B. L., cittadino marocchino di 34 anni pluripregiudicato per reati specifici, il giudice ha disposto gli arresti domiciliari in attesa dell’udienza fissata per il prossimo 2 luglio.

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