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Cronaca

Riprende il processo sui presunti abusi ai danni di minori al "Provolo" in Argentina

Ad essere dibattuta è ora la condizione di "imputabilità" o meno di uno dei tre accusati

Dopo il recente stop è ripartito il processo che si sta svolgendo in Argentina, presso il tribunale di Mendoza, che si propone di far luce sui presunti abusi sessuali ai danni di minori che, secondo le accuse, sarebbero avvenuti all'interno dell'istituto "Provolo" di Lujan de Cuyo.

Sul banco degli imputati, oltre a due religiosi (uno è l'83enne veronese Corradi, al momento ai domiciliari in virtù delle sue precarie condizioni di salute), siede anche un ex giardiniere. Attorno alla figura di quest'ultimo, secondo quanto spiega Roxana Badaloni sulle colonne del Clarin, ruota al momento il processo. L'ex funzionario è stato sottoposto ad una nuova perizia psichiatrica nella giornata di martedì. In gioco vi è la sua "imputabilità" o meno nell'ambito del processo. La difesa, infatti, lo riterrebbe "non imputabile" a causa del «violento nucleo familiare» nel quale sarebbe cresciuto, unito alla sua condizione educativa, definita di «analfabetismo».

L'ultima perizia svolta nei suoi confronti, lo descriverebbe però come in grado di «comprendere il linguaggio dei segni», validando l'ipotesi che vi siano le condizioni perché possa essere processato. Tuttavia, tale perizia è stata a sua volta contestata dalla difesa che avrebbe presentato un'obiezione richiedendo un nuovo contributo specialistico.

Il processo era iniziato lo scorso 5 agosto, ma era stato sospeso al secondo giorno, a seguito di una richiesta avanzata invece dalla difesa del sacerdote veronese imputato. Quest'ultimo, infatti, non sarebbe stato in grado di seguire lo svolgersi del processo a causa dei problemi di udito che lo affliggono. Per ovviare a tale situazione, dopo la sospensione, è stato installato un software speciale che consente la trascrizione live su uno schermo di quanto viene dichiarato in sede processuale. Nel frattempo, i giudici hanno iniziato a visionare, rigorosamente a porte chiuse per tutelare i minori, i filmati che raccolgono le testimonianze delle presunte vittime di abusi. Poi il nuovo rinvio: servirà infatti chiarire la posizione circa l'imputabilità o meno del giardiniere perché il processo possa proseguire.

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