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Cronaca Centro storico / Via dello Zappatore

Partito il processo ad Alessandro Leardini, l'imprenditore che denunciò Giacino

Per Leardini l'accusa di è corruzione per induzione, pagò tangenti mascherate da consulenze per evitare che l'ex vicesindaco intralciasse i suoi lavori. In aula come testimone il dirigente Luciano Ortolani

È iniziato ieri il processo che vede come imputato Alessandro Leardini, l'imprenditore che denunciò l'ex vicesindaco Vito Giacino, poi condannato. L'accusa per Leardini è di corruzione per induzione, ovvero aver pagato delle tangenti mascherate da consulenze a Giacino per evitare che lui intralciasse i lavori della sua ditta. 

Le prime fasi del processo sono state riportate dall'Arena e hanno visto come testimone principale il dirigente del comune Luciano Ortolani, ora anche direttore dei lavori del Filobus, che ha descritto la situazione dell'area Lavori pubblici del Comune di Verona tra il 2010 e il 2013. Ortolani ha portato gli esempi dei parcheggi della Passalacqua e di piazza Corrubbio, i cui lavori erano fermi per delle varianti bloccate in Comune da Giacino. Era in pratica l'ex vicesindaco a dirigere l'area tecnica e condizionava l'andamento dei lavori. Un atteggiamento di cui Ortolani si è lamentato anche con il sindaco, chiedendo anche di essere rimosso, perché poi le responsabilità sarebbero ricadute su di lui.

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