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Collettore del Garda, prima riunione della Cabina di Regia per la realizzazione

Il suo compito è quello di coordinare le complesse attività di programmazione, progettazione e realizzazione delle opere per un totale di 220 milioni di euro suddivisi in 13 lotti funzionali

Ieri, 19 febbraio, nella sede del Consiglio di Bacino dell'Ato veronese, si è riunita per la prima volta la Cabina di Regia finalizzata alla realizzazione del nuovo collettore del Garda. La Cabina di Regia è nata con il protocollo d'intesa del 28 dicembre e ha dato il via operativo all'opera di riqualificazione del lago. Il suo compito è quello di coordinare le complesse attività di programmazione, progettazione e realizzazione delle opere per un totale di 220 milioni di euro suddivisi in 13 lotti funzionali su entrambe le sponde del bacino.

Ad inaugurare la Cabina di Regia nella sede dell’Ato Veronese è stata Gaia Checcucci, direttore per la salvaguardia del territorio e delle acque del Ministero dell'ambiente. Insieme a lei è arrivato da Roma anche Pier Gino Megale, dell'unità di assistenza tecnica Sogesid.

Esiste il momento della scelta e della decisione - ha detto Checcucci - Per noi è già stata fatta la scelta, e lo dimostra il finanziamento di 100 milioni di euro che il Ministero ha messo a disposizione proprio perché il lago di Garda è oggettivamente una risorsa idrica importante non solo a livello locale, ma per tutto il Paese. E la convocazione della cabina di regia sul territorio aveva l'intento di rendere più tangibile possibile il significato di un tavolo che non è distante dai problemi e che non si limita a mettere i soldi ma partecipa e supporta le realtà territoriali in questo grande disegno strategico in cui abbiamo creduto fin dall’inizio.

La Cabina di Regia riunisce le parti più direttamente coinvolte nel progetto della riqualificazione del collettore: Ato Veronese, Azienda Gardesana Servizi, l'Ufficio d'Ambito di Brescia, Acque Bresciane, L'Ats Garda Ambiente e le Regioni Lombardia e Veneto. Il prossimo incontro sarà con i tecnici del Ministero in maggio, quando saranno presumibilmente affidati gli incarichi per la progettazione definitiva degli interventi.

Il fatto che la prima riunione della Cabina di Regia sia stata effettuata nella sede territoriale dell'Ato conferma che il territorio è in prima linea per la realizzazione di quest'opera strategica - ha aggiunto il presidente dell'Ato Veronese Mauro Martelli - Continueremo oltre queste riunioni allargate della Cabina di Regia anche con frequenti incontri di coordinamento, seguendo i protocolli delle Ato, in modo che le progettazioni possano dialogare e trovare delle convergenze nonostante siano affidate a professionisti diversi, in modo da giungere alla fase di cantiere con i due progetti (quello della sponda bresciana e quello della sponda veronese) in grado di dialogare tecnicamente tra loro in modo coerente.

E alla prima riunione della Cabina di Regia erano presenti anche i deputati veronesi Alessia Rotta e Diego Zardini e la consigliera regionale Orietta Salemi.

Il fatto che la prima riunione si sia tenuta a Verona è un’ulteriore riconoscimento del lavoro da noi fatto per far sì che il finanziamento governativo di 100 milioni di euro in favore del collettore diventasse realtà - hanno dichiarato - Le nostre non erano solo promesse, ma fatti concreti. Una dimostrazione del fatto che il PD è un partito attento alle necessità del territorio e capace di intercettare le urgenze attraverso risposte concrete per i suoi cittadini.

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