Presentata in Gran Guardia la scultura “Vittoria Alata” realizzata da F. Rubino
L'opera è ispirata alla statua ellenistica Nike di Samotracia, in marmo pario, conservata nel Museo del Louvre di Parigi, è composta in legno e metallo ed è alta circa quattro metri
Il consigliere incaricato ai Rapporti culturali con le associazioni Rosario Russo ha partecipato, nel pomeriggio di giovedì 28 luglio in Gran Guardia, alla presentazione al pubblico della scultura “Vittoria Alata” realizzata da Francesco Rubino. L’artista, di origini siciliane e veronese di adozione, ha esposto la sua opera per la prima volta all’Eataly di Roma e successivamente in occasione dell’Expo tenutosi a Milano nel 2015.
La scultura rimarrà posizionata nella nicchia tra le due scalinate che danno accesso ai piani superiori accogliendo i numerosi visitatori del palazzo della Gran Guardia. Realizzata in legno e metallo e alta circa quattro metri, l'opera è ispirata alla statua ellenistica Nike di Samotracia, in marmo pario, conservata nel Museo del Louvre di Parigi. La scultura, una delle più famose dell’antichità, fu scoperta nel 1863 nell’isola di Samotracia e immediatamente identificata con la personificazione della vittoria (“nike”, in greco).
Acquistata dai francesi, divenne subito popolare tra il pubblico del museo parigino, imponendosi come il capolavoro simbolo della cultura e dell’arte greca antica. La scultura è definita dall’artista stesso come uno studio, più che un’opera: è un’anatomia della Nike. La geometria ordinata e la scomposizione in orizzontale del corpo materico conferiscono una struttura nuova e di più facile lettura rispetto all’originale. Con questa scultura Rubino realizza uno “scansionamento” dell’opera, ricordando il linguaggio scultoreo di Umberto Boccioni e il “modulo ripetuto” di Mario Ceroli, mentre la struttura schematica dell’ala sembra citare lo studio del volo di Leonardo da Vinci.
