Prendeva il sole a Taormina, arrestato per spaccio di coca
32enne di Legnago preso dai carabinieri in spiaggia. Decisivo l'aiuto dei genitori degli acquirenti
Duilio Colonna
23 maggio 2011 15:00
Non si immaginava nemmeno lontanamente il motivo per cui i Carabinieri stessero interrompendo il suo “bagno di sole” in riva allo splendido mare di Taormina, in provincia di Messina, dove da qualche giorno si trovava anche per svolgere l’attività di istruttore in una scuola di sub, di lì a poco Andrea Bifulco, 32enne di Legnago, ha capito cosa stava accadendo. Gli uomini dell’Arma locale stavano dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a suo carico dal Giudide per le indagini preliminari di Verona, Guido Taramelli, a seguito della richiesta del Pubblico ministero Beatrice Zanotti.
L’indagine, denominata “Bifuel”, era partita nello scorso mese di ottobre del 2010 e condotta dal personale del Nucleo Operativo della Compagnia di Legnago a seguito di segnalazioni giunte da alcuni genitori. Questi ultimi erano preoccupati del cambiamento di comportamento, delle abitudini e delle spese sostenute dai propri figli. Durante i mesi di controlli e appostamenti, nonché dai riscontri raccolti, è stato possibile acquisire numerosi elementi di prova a carico dell’arrestato facendo delineare un’attività di minuto ma costante spaccio di cocaina verso alcuni abituali acquirenti, che, negli ultimi due anni, gli ha permesso di trattare stupefacente per circa 20mila euro. Nel corso delle investigazioni sono state recuperate circa una decina di dosi di cocaina e segnalati cinque ragazzi della zona.
Depositata l’informativa di reato i militari della Nucleo operativo Radiomobile di Legnago, diretti dal maresciallo Antonino Puliafito, hanno atteso l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare che è giunta quando Bifulco si era già trasferito in Sicilia per esercitare la sua attività estiva di istruttore, a questo punto si sono attivati rintracciandolo, appunto a Taormina, ed hanno trasmesso, per la materiale esecuzione, il dispositivo alla Compagnia Carabinieri competente per territorio. L’uomo si trova ora ristretto presso il carcere di Messina.
L’indagine, denominata “Bifuel”, era partita nello scorso mese di ottobre del 2010 e condotta dal personale del Nucleo Operativo della Compagnia di Legnago a seguito di segnalazioni giunte da alcuni genitori. Questi ultimi erano preoccupati del cambiamento di comportamento, delle abitudini e delle spese sostenute dai propri figli. Durante i mesi di controlli e appostamenti, nonché dai riscontri raccolti, è stato possibile acquisire numerosi elementi di prova a carico dell’arrestato facendo delineare un’attività di minuto ma costante spaccio di cocaina verso alcuni abituali acquirenti, che, negli ultimi due anni, gli ha permesso di trattare stupefacente per circa 20mila euro. Nel corso delle investigazioni sono state recuperate circa una decina di dosi di cocaina e segnalati cinque ragazzi della zona.
Depositata l’informativa di reato i militari della Nucleo operativo Radiomobile di Legnago, diretti dal maresciallo Antonino Puliafito, hanno atteso l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare che è giunta quando Bifulco si era già trasferito in Sicilia per esercitare la sua attività estiva di istruttore, a questo punto si sono attivati rintracciandolo, appunto a Taormina, ed hanno trasmesso, per la materiale esecuzione, il dispositivo alla Compagnia Carabinieri competente per territorio. L’uomo si trova ora ristretto presso il carcere di Messina.
Duilio Colonna
23 maggio 2011 15:00
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