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Cronaca Centro storico / Corso Sant'Anastasia

Nella settimana di San Valentino si premiano le migliori lettere a Giulietta

I vincitori di quest'anno sono Christoph Hartwig, Monica Gomez Delgado e Gisele Fialho Mota e provengono da Germania, Spagna e Brasile

Nella settimana di San Valentino, si ripete l'appuntamento con l'amore a Verona con la premiazione delle lettere a Giulietta, che a migliaia arrivano da tutto il mondo negli uffici del Club di Giulietta.

La giuria, composta dalle Segretarie di Giulietta che da anni si occupano di questo straordinario fenomeno epistolare dando una riposta personale ad ogni messaggio, ha scelto le tre missive più belle. Christoph Hartwig, Monica Gomez Delgado e Gisele Fialho Mota arriveranno da Germania, Spagna e Brasile per ricevere domani, 16 febbraio, nella casa di Giulietta, il premio dedicato alle lettere d'amore.

Il premio Cara Giulietta quest’anno giunge alla sua venticinquesima edizione ed è stato ideato dal Club di Giulietta con il patrocinio del Comune di Verona, assessorato alla cultura, e della Regione Veneto e con il sostegno di Amia. I vincitori riceveranno la prestigiosa stilografica Pelikan M205 Blue Marbled dedicata alla scrittura d'amore, i fiori di Oltre il giardino e l'amarone della Cantina Gerardo Cesari, partner del Club di Giulietta. Gli ospiti inoltre trascorreranno il weekend a Verona grazie all'ospitalità dell'Hotel Due Torri e di Casa di Angela.

Presenta la serata Simonetta Chesini con le letture a cura di Rossana Valier e Ermanno Regattieri e la partecipazione degli allievi della Scuola del Teatro Nuovo con la scena dell'incontro a Casa Capuleti.

Christoph ha trent’anni, vive e lavora come cuoco a Chemnitz, ama leggere e andare ai concerti. Dipinge tele astratte e ha una passione per la fisica. La sua lettera è una vera e propria dichiarazione d'amore per una donna che forse non potrà mai avere: "Un angelo della notte, una pantera, inafferrabile nel suo essere. Un lago tranquillo sul cui fondo ribollono braci. Occhi scuri e vellutati, labbra rosse come il sangue, la sua pelle bianca… lei era semplicemente lì con la sua presenza che fa male al cuore e al corpo. Una prigione del pensiero…".

Gisele ha ventotto anni ed è biologa. Lo scorso anno ha lasciato il Brasile, la famiglia e il lavoro per trasferirsi a Verona. Nella sua lettera racconta l'incredibile storia d'amore nata sulle note di un violino durante un viaggio in Italia: "I nostri sguardi e forse anche i nostri cuori si incrociarono per la prima volta a quel concerto... Quelle musiche mi toccarono profondamente l'anima e mi fecero vagare senza meta per il resto della notte. Così decisi di contattare il maestro che aveva suonato come solista quella sera… Da allora ci sono stati momenti preziosi, conversazioni a diecimila chilometri di distanza... e un anno della nostra vita tra lacrime e abbracci d’addio all’aeroporto… Poi, non ho potuto resistere ...".

Monica vive a Cordova, ha trentadue anni e una laurea in amministrazione aziendale. Dopo una grande delusione amorosa ha deciso di dare una svolta alla sua vita: "Alla data di oggi dovrei essere una donna sposata. Sì, signori, una padrona di casa con un bell'album di foto del matrimonio e un fantastico marito. Ma, tu vai a sapere come, io che non mi sono mai ritenuta una persona coraggiosa, non so dove ho trovato la forza di lasciarlo a 6 mesi dalle nozze. Sì ho lasciato una persona che ho amato con tutto il cuore perché sapevo che sarei stata infelice. Da allora la mia vita è cambiata, mi sento più forte, penso molto di più a me stessa e non faccio mai qualcosa che non voglio fare solo per compiacere gli altri. Sì, voglio proprio essere felice".

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