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Cronaca

Polo chirurgico, sul nome ancora bufera

Fratta Pasini: "Il consiglio comunale pu fare proposte, ma non ha competenza in materia"

Sull’intitolazione del nuovo polo chirurgico il Consiglio comunale può avanzare proposte,  ma non ha alcuna competenza deliberativa e, a mio avviso, il sindaco in questo specifico caso non era giuridicamente vincolato alla proposta”. Questa, in sintesi, la posizione del presidente del Consiglio comunale Pieralfonso Fratta Pasini sulla vicenda dell’intitolazione del nuovo Polo chirurgico dell’ospedale di Borgo Trento.

“D’altro canto –continua Fratta Pasini-  ne era ben consapevole la stessa consigliera Lucia Cametti, nel momento in cui ha presentato l’ordine del giorno 396, con il quale si invitava l’Azienda ad intitolare l’Ospedale Civile Maggiore di Borgo Trento alla memoria dell’avv. Selmo. E di questo, non d’altro, si tratta: una proposta, un invito, seppur molto autorevole per la rappresentatività dell’organo che l’ha formulato; una proposta che, al pari di altre, entra nel dibattito e viene presa in considerazione ai fini di una scelta che, ripeto, non compete al consiglio comunale. Nello stesso quadro, a mio avviso  va letto l’”incarico” affidato dalla direzione dell’Azienda ospedaliera al sindaco: non certo in qualità di soggetto titolare di un potere, ma quale mediatore tra le diverse proposte emerse da varie fonti, proprio in virtù della sua posizione istituzionale. Per questo mi sembra apprezzabile il gesto della direzione dell’Azienda ospedaliera, che ha voluto attribuire al rappresentante della città, più che a se stessa, una scelta di tale rilievo”.  


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