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Cronaca Borgo Nuovo / Via Luigi Galvani

Notte di folli inseguimenti in città: nei guai tre veronesi ubriachi al volante

"Fast and Furious gialloblu" nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 maggio, con posti di blocco della stradale forzati e successivi inseguimenti rocamboleschi che hanno attraversato la città di Verona, mettendo anche in grave pericolo la vita dei poliziotti intervenuti

È stata una notte di pura follia quella tra venerdì 5 e sabato 6 maggio in città. Era circa l'una di notte quando una pattuglia della polizia stradale ha provato a fermare una Fiat Stilo con a bordo due giovani veronesi poco più che ventenni.

Evidentemente consapevoli del loro stato di ebbrezza, invece che rispettare il segnale dell'alt imposto dalle forze dell'ordine, i due hanno preferito aggravare la loro posizione tentando una vana fuga. Di qui si è sviluppato uno spericolato inseguimento che si è poi concluso con la denuncia di entrambi per innumerevoli violazioni del codice della strada.

Il tutto è avvenuto a breve distanza dalla zona in cui, verso le ore 4.00 della medesima notte, un'altra auto lanciata a folle velocità e con a bordo un 40enne veronese, anch'egli alla guida ubriaco, ha forzato un posto di blocco della polizia nel tentatvo di fuggire al controllo.

La stessa pattuglia coinvolta nel primo inseguimento, si è dunque trovata ad intervenire anche nel secondo episodio avvenuto tra il quartiere Chievo e Borgo Milano, conclusosi per l'appunto in via Galvani nei pressi del civico 181. Qui gli agenti della stradale avevano allestito un posto di blocco, posizionando di traverso la propria auto, una station wagon, sulla corsia di destra.

La vettura condotta dal 40enne veronese, un'Audi A4, giunta in prossimità del posto di blocco in città dopo una fuga iniziata a Bussolengo, invece che arrestarsi, si è diretta a folle velocità contro la pattuglia, centrandone in pieno la parte posteriore. Il poliziotto che aveva appena intimato l'alt e che fortunatamente non si trovava a bordo della Volante, per salvarsi la vita ha persino dovuto gettarsi al di là della recinzione di un'abitazione che si trova a fianco della via.

In conseguenza del violento impatto, l'Audi A4 ha riportato la rottura del semiasse concludendo la propria folle corsa a una distanza compresa tra i 300 e i 500 metri dopo e finendo a sbattere contro un muretto. Le accuse mosse nei confronti del conducente sono gravissime e vanno dalla resistenza a pubblico ufficiale al tentato omicidio, passando ovviamente per la guida in stato di ebbrezza, essendogli stato rilevato un tasso alcolemico del valore di 2.30. L'uomo peraltro non è nuovo a fatti di questo tipo, essendo già noto alle forze dell'ordine per precedenti simili.

Ad aggravare ulteriormente la sua posizione, inoltre, anche una condotta alla guida a dir poco forsennata durante le prime fasi dell'inseguimento, tra eccessi di velocità, semafori rossi ignorati e vie imboccate in contromano, tutte azioni che solo per miracolo non hanno finito col provocare feriti coinvolgendo altri mezzi o persone.

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