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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Peschiera del Garda / Viale Stazione

«Agenti Polfer aggrediti in stazione da ragazzini che riprendevano con il cellulare»

Il fatto si sarebbe verificato domenica allo scalo ferroviario di Peschiera del Garda e a denunciarlo è stato il SIULP di Verona: «Auspichiamo che, proprio grazie a quelle stesse immagini, gli investigatori individuino l’intero gruppo di facinorosi»

Un'aggressione ai danni degli agenti Polfer si sarebbe consumata nella serata di domenica alla stazione ferroviaria di Peschiera del Garda, per mano di un gruppo di giovani che avrebbero ripreso i fatti con il proprio smarphone per poi metterli in rete. 
A denunciare l'episodio è stata la sezione veronese del SIULP (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia), con una nota firmata dal segretario generale provinciale Davide Battisti.

«Un gruppo di ragazzi - riporta la nota - in attesa del treno ha ben pensato di agire artatamente, al solo fine di generare lo scontro con i poliziotti in servizio di vigilanza allo scalo ferroviario, dapprima utilizzando il pretesto di alcune riprese (peraltro illegittime) operate nei confronti degli operatori della Polizia di Stato per poi, una volta sottoposti alla richiesta di fornire le proprie generalità, porre in atto una mirata serie di atti di violenza nei riguardi degli agenti, finendo per fronteggiarli fisicamente e cagionando lesioni agli stessi che, solo grazie alla pluriennale esperienza e professionalità, hanno evitato che il vergognoso predeterminato assalto ordito da questi annoiati adolescenti in cerca di emozioni, degenerasse con ulteriori e peggiori effetti.
Conseguenze che, come più volte il SIULP ha denunciato anche a livello nazionale, nella quasi totalità dei casi vedono, tra l’altro, i poliziotti costretti a ricorrere di tasca propria alle cure e terapie necessarie perché, diversamente dagli altri lavoratori, non hanno una copertura sanitaria che copra le spese mediche per gli infortuni occorsi in servizio».

Una vicenda che riporta all'attenzione le condizioni di lavoro delle forze dell'ordine, con il sindacato che chiede maggiore tutela da parte del Governo.
«Tutto ciò avviene proprio nei giorni in cui gli organi di stampa riferiscono come, nell’ambito della discussione sulla modifica dei decreti sicurezza entrati in vigore durante il precedente Governo, si stia discutendo anche di reintrodurre l’esimente della tenue entità al reato di oltraggio a Pubblico Ufficiale.
Un’ipotesi, insomma, che va nella direzione opposta all’inasprimento invocato da diverso tempo dal SIULP, in veste di primo sindacato della Polizia di Stato, come ribadito in un’audizione alla Camera dei Deputati, circa un anno fa.
Una misura la cui interpretazione estensiva ha portato a qualificare come non rilevanti penalmente, comportamenti quali attingere con sputi il volto di poliziotti, e che dunque nel denegato caso in cui la si portasse a reviviscenza, genererebbe un’insanabile lacerazione al morale di tutti gli operatori di Polizia e di ogni donna e uomo al servizio dello Stato.
Ne va dell’autorevolezza delle Istituzioni, che non possono permettersi d’indietreggiare rispetto ad assurde forme di degenerazione come quelle viste ieri sera, riprese dagli stessi responsabili con i loro smartphone ed immediatamente postate in rete, a riprova della strumentale ricerca di visibilità per conseguire la quale non hanno esitato a provocare momenti d’inaudita violenza in danno di lavoratori colpevoli solo di indossare un’uniforme. Non ci pare il caso di incoraggiare simili intemerate, rimettendo a discutibili interpretazioni giurisprudenziali il giudizio sul disvalore di tali aberranti condotte.
Auspichiamo che, proprio grazie a quelle stesse immagini, gli investigatori individuino l’intero gruppo di facinorosi che, evidentemente, ritiene legittimo aggredire deliberatamente chi rappresenta lo Stato. Una perversa mentalità che è opportuno stroncare prima che la logica del branco, dietro cui costoro si fanno scudo per assicurarsi l’impunità, possa produrre ulteriori ed assai più gravi conseguenze».

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