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Cronaca

Pfas, Guarda: "Problema non prioritario per la Regione". Bottacin: "Falsità"

Per la consigliera della lista AMP Palazzo Balbi avrebbe stanziato solo 1.5 milioni di euro per l'inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche, ma secca è arrivata la replica dell'assessore all'Ambiente

Risolvere il problema dei Pfas non rientra nelle priorità della Regione. Con il Collegato ne abbiamo avuto l’ennesima prova: non è sufficiente prevedere appena un milione e mezzo come cofinanziamento per gli acquedotti quando dal Governo ne arrivano 80”.
Interviene così la consigliera della Lista AMP Cristina Guarda, dopo aver visto la maggioranza respingere la sua proposta di incrementare le risorse dedicate al problema dell'inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche. 
Da tempo sollecitavamo un cofinanziamento maggiore, per dare un segno tangibile di interesse. Nei miei emendamenti chiedevo di alzare il contributo a otto o, in seconda battuta almeno quattro milioni, una cifra non impossibile e rispettosa dell’ambiente e dell’urgenza sanitaria. Ma come al solito ho trovato di fronte un muro di gomma: con il proprio emendamento la Regione riconosce la necessità di un cofinanziamento per risolvere la questione Pfas, come messo nero su bianco nell’accordo novativo sul Fratta-Gorzone, tuttavia con uno stanziamento di 1,5 milioni pari a poco più dell’1% dell’investimento totale, la questione viene derubricata a ordinaria, quando invece il territorio ha bisogno di opere straordinarie e concrete. E questo era stato promesso ai cittadini della zona rossa, a cui si esprime solidarietà solo a parole. Un comportamento che mi indigna e rammarica, poiché sento il grave peso della sfiducia nella mia comunità.
Se ancora esistono incomprensioni e incertezze, ritengo urgente e responsabile la richiesta di un incontro chiarificatore con il Ministero, visto che la solidarietà – conclude la consigliera di Lonigo - deve essere nei fatti, con contributi adeguati e azioni concrete. Gli slogan non bastano più”.

Ma le accuse della consigliera Guarda hanno trovato la pronta replica dell'assessore all'Ambiente Gianpaolo Bottacin, che ha definito le precedenti affermazioni "Falsità spudorate smentite anche dai verbali del Ministero". 

“La Regione – ha aggiunto Bottacin - ancora in ottobre, in una riunione con la direzione generale del Ministero dell’Ambiente, aveva dichiarato, come risulta dai verbali, la disponibilità ad impegnare, tramite Veneto Acque, 15 milioni di euro, ovviamente appena sottoscritto l'accordo col Ministero medesimo, che attualmente è ancora al palo, certamente non per colpa nostra.
Da ottobre – ha proseguito l'assessore Bottacin - abbiamo continuato a insistere, e anche nei giorni scorsi, insieme al Presidente Zaia, abbiamo sollecitato il Ministero per la firma dell'accordo, ma al momento da Roma ancora tutto tace.
Non è bastata  la figuraccia del Governo sulla plasmaferesi, evidentemente si voleva completare l'opera con la mancata risposta sui finanziamenti agli acquedotti. 
Almeno in clima natalizio - ha concluso Bottacin - la consigliera Guarda faccia un fioretto e ci regali un po’ di silenzio o, quanto meno, dichiarazioni più aderenti alla realtà".

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