Un autotrasportatore polacco, nel pomeriggio di mercoledì scorso a San Bonifacio, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto dai carabinieri della compagnia locale, con l'accusa di riciclaggio. Come spiegano dall'Arma, il provvedimento è stato adottato in quanto è stato ritenuto fondato il pericolo che il fermato potesse fuggire, dal momento che si trattava di un cittadino straniero stabile in Polonia, dove era diretto a bordo di un veicolo con targa non italiana. 

Nel pomeriggio del 14 dicembre, la pattuglia della stazione di San Bonifacio stava svolgendo uno dei consueti servizi perlustrativi quando, transitando lungo via Villabella, ha notato un autoarticolato parcheggiato fuori dalla carreggiata, in corrispondenza di una rotatoria, che risultava essere d'intralcio alla circolazione, in quel momento particolarmente intensa e condizionata da condizioni di bassa visibilità.

Rintracciato il conducente pochi minuti dopo vicino ad un supermercato, i carabinieri gli avrebbero chiesto di mostrare i documenti d'identità, quelli di circolazione dell’autoarticolato e quelli di trasporto. Proprio la lettura di questi ultimi, sui quali era indicato che il camion trasportava semplicemente pallet, avrebbe fatto  insospettire i militari che, dopo aver allertato i colleghi del nucleo operativo e radiomobile, hanno dato il via a più approfonditi accertamenti. 

Una volta aperto il cassone, gli uomini dell'Arma avrebbero trovato, imballati in 6 pallet, vari componenti di automobili. Tra motori, computer di bordo, cofani e avantreni, i militari hanno rintracciato alcuni numeri di matricola che, comunicati alle concessionarie automobilistiche di zona, hanno permesso di risalire in breve tempo ai numeri di telaio dei mezzi cui corrispondevano, accertando che quei pezzi di ricambio diretti nell’est Europa erano in realtà quattro automobili rubate qualche settimana prima in provincia di Milano: due fuoristrada Volkswagen, una Hyundai ed un’Alfa Romeo Giulia. 

Arrestato, l'autotrasportatore sabato è comparso in tribunale a Verona. Al termine dell'udienza, il gip ha convalidato il provvedimento e disposto nei suoi confronti la misura cautelare della custodia in carcere.