Nella mattinata di venerdì, sul lago di Garda, i carabinieri hann messo le manette ai polsi di un 22enne per stalking nei confronti della sua ex fidanzata, di 16 anni più grande di lui.

Il giovane, che nel periodo estivo fa il cameriere in un locale, non sopportava l’idea che la sua relazione sentimentale con la donna fosse finita. La 38enne infatti, dopo un rapporto altalenante, aveva deciso di interrompere la love story, chiedendogli di rimanere buoni amici. La cosa però non è stata accettata dal ragazzo che, stando a quanto ha raccontato la vittima, ha iniziato a tormentare la sua ex con comportamenti sempre più minacciosi ed aggressivi, presentandosi più volte nel negozio presso il quale lavora e facendole delle scenate, convinto del fatto che avesse già intrapreso una nuova relazione. Il 22enne avrebbe anche preteso con la forza di controllare le telefonate e i messaggi presenti sul cellulare: in un'occasione, all’insaputa della donna, avrebbe anche inserito un blocco delle chiamate in entrata e uscita sul suo telefono, peraltro collegato al numero della caserma dei carabinieri del paese, che lei aveva memorizzato sulla rubrica per sentirsi più tranquilla. 
Gli atti persecutori sarebbero andati avanti per diversi mesi e la 38enne avrebbe cercato più volte di ricondurre l'ex alla ragione, senza peraltro mai denunciare gli abusi subiti, almeno fino alla giornata di venerdì. Il 22enne infatti si è presentato nuovamente perdendo le staffe, strappandole il telefono dalle mani e, in un attacco d'ira, spaccandolo dopo aver visto la foto di un altro uomo, convinto si trattasse del nuovo compagno della donna. 

Esasperata ed impaurita, la vittima allora si è rivolta agli uomini dell'Arma, che sono intervenuti prontamente arrestando il ragazzo in flagranza di reato ed evitando così che la situazione potesse degenerare. 
Su disposizione dell'autorità giudiziaria, il 22enne è stato condotto in carcere e sabato mattina il gip, la dottoressa Laura Donati, ha convalidato il provvedimento e disposto la sua scarcerazione, con l’applicazione della misura del divieto di dimora nella provincia di Verona e di avvicinamento alla persona offesa.