Il presidente del Consorzio Zai Gasparato rinviato a giudizio per peculato
Avrebbe offerto pranzi e cene ad amici e conoscenti mettendoli sul conto del Consorzio e facendoli figurare come pranzi o cene di lavoro
22 pranzi e cene messi sul conto del Consorzio Zai tra l'aprile e l'ottobre del 2014, ma che non erano "aziendali". Quindi il presidente Matteo Gasparato li avrebbe pagati con i soldi del Consorzio senza una valida giustificazione. E per questo Gasparato è stato rinviato a giudizio per peculato, come riportarto sul quotidiano L'Arena.
Matteo Gasparato dovrà comparire davanti al giudice il prossimo 9 maggio. A sua discolpa, il presidente del Consorzio Zai ha fornito un elenco di persone a cui sono stati offerti i pranzi e le cene. Per Gasparato si è trattato dunque di occasioni di lavoro e questo giustificherebbe l'utilizzo dei soldi del Consorzio.
Durante le indagini sono però emerse delle contraddizioni tra la versione fornita da Gasparato e la realtà dei fatti. Per l'accusa infatti, si tratta di pasti offerti ad amici o conoscenti da Gasparato, senza una vera motivazione lavorativa.