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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Si rinnova il patto di sussidiarietà tra Comune e Associazione vittime della strada: «Nel 2022 sessanta decessi di cui sedici in città»

«Siamo il primo e unico sportello in Italia, vorremmo fare rete con altri Comuni affinché ce ne siano di più. Stiamo ricevendo tante telefonate, il 2022 infatti è stato purtroppo l’anno più nero in assoluto», spiega la vicepresidente Patrizia Pisi

«Da un accogliente abbraccio fino all’assistenza legale e l’ideazione di progetti di prevenzione». Così viene presentata dal Comune l’attività dello sportello per la consulenza a familiari, amici e parenti delle vittime della strada, unico in Italia che si trova a Palazzo Barbieri istituito grazie ad un patto di sussidiarietà triennale nel 2020 e rinnovato dall’amministrazione per altri tre anni fino al 2026.

L’ufficio, viene spiegato in una nota, che si trova al piano terra del municipio, è gestito dall’Associazione Vittime Incidenti Stradali e sul Lavoro, ha come presidente Domenico Musicco, e vicepresidente e referente regionale rispettivamente i coniugi Patrizia Pisi e Stefano Benato, genitori che hanno perso il figlio Alberto, 17enne deceduto nel 2008 travolto da un’auto. Sono tante le famiglie che si sono rivolte allo sportello, durante il lockdown così come in questo periodo di ritorno alla normalità dove, purtroppo, si sono registrati tante vittime a causa di incidenti stradali. Nel 2022, in tutta la provincia di Verona, sono avvenuti ben 60 decessi, di cui 16 vittime in città. L’ufficio è aperto tutti i giovedì dalle 16 alle 19 su appuntamento, ed è consigliato telefonare o mandare un messaggio al numero 349 7023699.

«La preziosa attività che svolge l’associazione – afferma l’assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi - si inserisce in un contesto che vorremmo ampliare con più iniziative a favore della sicurezza stradale che comunicheremo a breve. Progetti che puntiamo a concretizzare in tempi contenuti e che vedranno coinvolti diversi attori della città».

«Questa tipologia di lutto – spiega la vicepresidente Patrizia Pisi - è talmente improvvisa che ti sconvolge l’animo e, a volte, per esperienza posso dire che provoca nelle persone un senso di vergogna. Si avverte un tale sentimento a causa della morte di un figlio, pensando di non avere più una famiglia come le altre. A causa di ciò, molti non si rivolgono a noi, mentre devono farlo, perché siamo qui apposta. Durante il lockdown abbiamo svolto la nostra attività telefonicamente, ma adesso la gente comincia a venire, anche da fuori Verona. Siamo il primo e unico sportello in Italia, e vorremmo fare rete con gli altri Comuni affinché ce ne siano di più. Stiamo ricevendo tante telefonate, il 2022 infatti è stato purtroppo l’anno più nero in assoluto, per questo la gente deve sapere che ci siamo e siamo sempre reperibili».

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