Sarà una domenica blindata quella di oggi 27 marzo a Verona, città che anche quest'anno ha richiamato migliaia di turisti e famiglie, giunte nel capoluogo scaligero per festegiare la Pasqua. Per le vie del centro storico cittadino si possono scorgere coppie di anziani e di giovani, ragazzi e bambini con i loro genitori che passeggiano tra piazza Brà, via Mazzini e piazza delle Erbe.

Eppure non è una giornata come le altre nemmeno a Verona: al fianco di queste scene tipiche, infatti, è inevitabile notare la presenza anche dei militari altamente specializzati delle Squadre operative giunte in supporto dell'Arma dei Carabinieri, in seguito ai recenti episodi terroristici di Bruxelles.

Si tratta di circa sessanta militari dotati di giubbotti antiproiettile e con in dotazione armi automatiche, distribuiti sul territorio tra le città di Padova e Venezia oltre che Verona. Un segno che anche in Italia qualcosa è cambiato. L'allarme è infatti al livello 2, oltre il quale resta soltanto un ultimo grado, relativo a un eventuale e scongiurabile attacco in corso d'opera.

Di per sé Verona durante le festività pasquali richiama sempre grandi flussi di visitatori e la domenica di Pasqua si caratterizza per essere comunque una giornata particolare dal punto di vista della sicurezza. Ma è evidente che le contingenze storiche e politiche che stiamo attraversando, ci obbligano a considerare la città scaligera come uno tra i molti possibili obiettivi sensibili da monitorare con particolare attenzione.

Ecco allora giustificata la presenza dinanzi a Palazzo Barbieri dei militari delle speciali Squadre operative, così come quelle collocate in posizione più centrale in piazza Brà, oppure il presidio in Stazione Porta Nuova, o ancora quello in piazza Erbe e la presenza dei Militari dell'Esercito dinanzi alla Sinagoga. Misure di sicurezza in un certo senso nuove, alle quali pare però che ci si dovrà abituare, perché al momento tutto lascia pensare che, dopo quello di Pasqua, ne seguiranno altri di "giorni blindati".