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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Borgo Trento / Piazza Arsenale

Parcheggio con vista su reperti archeologici: ripartono i lavori all'ex Arsenale

Approvata la variante del progetto, diventata necessaria dopo il ritrovamento di una cisterna di epoca austriaca sotto la quale sono stati individuati resti di edifici romani, che ora dovrebbe essere realizzato per la primavera

La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo in variante del parcheggio di tre piani interrati, in fase di realizzazione all'ex Arsenale ad opera della ditta Saba.
Lo ha reso noto l'assessore all'Edilizia privata Gian Arnaldo Caleffi: "La variante si è resa necessaria -spiega Caleffi- perché gli scavi hanno rivelato la presenza di una cisterna di epoca austriaca, sotto la quale sono stati individuati resti archeologici di edifici romani, che la Soprintendenza ha classificato di tipo produttivo. Pertanto, in accordo con la stessa Soprintendenza, si è deciso di lasciare la cisterna al proprio posto, visibile dai tre livelli del parcheggio, mentre i reperti di epoca romana verranno portati in superficie e valorizzati attraverso la realizzazione di un filmato sulle operazioni di ritrovamento".
Il parcheggio quindi guaderà su quella che gli archeologi hanno ironicamente definito "la Zai romana" e avrà in tutto 449 posti auto, 225 dei quali saranno a disposizione su pagamento del ticket, mentre 224 saranno venduti a privati. Il numero di questi ultimi potrebbe scendere però, in caso si decidesse di realizzare dei box auto coperti, che occuperebbero quindi uno spazio maggiore (tre parcheggi equivalgono a due box). I ricavati di biglietti e vendite andranno al concessionario, Saba, per i prossimi 60 anni.  

Si dovrebbero quindi concludere in primavera i lavori di un progetto partito quasi 30 anni fa, quando il posto di sindaco era occupato da Gabriele Sboarina. La proposta iniziale venne lanciata da Italimpa, che intendeva realizzare cinque parcheggi intorno al centro storico: subito l'ex Arsenale non era tra i luoghi indicati, ma le numerose polemiche esplose lo fecero diventare uno dei siti della lista. I problemi di Italimpa però la costrinsero a cedere i progetti a Saba, che solo nel 2013 è riuscita a dare il via ai lavori, e successivamente si dovette anche cambiare l'impresa edile. Nuove polemiche, dovute anche all'abbattimento degli alberi, lo stop per la mancanza di un parere e il ritrovamento dei reperti hanno rallentato ulteriormente la realizzazione dell'opera e portato modifiche al progetto. Ma adesso, finalmente, la situazione sembra essersi definitvamente sbloccata per avviarsi alla sua conclusione. 

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