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Cronaca Negrar / Via Don A. Sempreboni, 5

Ospedale Don Calabria, inaugurate due nuove sale operatorie per la "day surgery"

Nella mattinata di oggi, venerdì 3 giugno, sono state inaugurate due nuove sala operatorie dedicate alla day surgery all'interno dell'Ospedale Sacro Cuore Don Calabria. L'obiettivo è innanzitutto quello di ridurre i tempi e le liste di attesa per tutti gli interventi

In occasione della festa patronale, nella mattina di oggi venerdì 3 giugno, l'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar ha inaugurato due nuove sale operatorie dedicate alla day surgery, la “chirurgia di giorno”. Al taglio del nastro sono intervenuti il presidente dell'ospedale, fratel Gedovar Nazzari, l'amministratore delegato Mario Piccinini, il direttore sanitario Fabrizio Nicolis, il direttore generale della Sanità e del Sociale del Veneto, Domenico Mantoan. La benedizione inaugurale è stata impartita dal superiore generale dell'Opera Don Calabria, padre Miguel Tofful, mentre il vescovo di Verona, Giuseppe Zenti, ha presieduto la Messa concelebrata dal veronese mons. Rino Passigato, nunzio apostolico in Portogallo. All'inaugurazione erano presenti anche il sindaco di Negrar, Roberto Grison, e il vicepresidente della Fondazione Cariverona, Giovanni Sala. Nel pomeriggio ha visitato le sale operatorie anche l'assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto.

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Nelle due nuove sale, situate al piano terra di Casa Nogarè (all’interno della Cittadella della Carità) nella stessa area dei Poliambulatori, nelle prossime settimane saranno realizzati interventi di oculistica (cataratte), terapia antalgica, interventi ginecologici (isteroscopia diagnostica e interventistica) e di chirurgica proctologica. “L’obiettivo è duplice: ridurre le liste di attesa per gli interventi di minor complessità e di conseguenza per quelli più complessi, che potranno essere eseguiti in numero maggiore nel blocco operatorio centrale, composto da 14 sale”, ha sottolineato Mario Piccinini. Sono infatti circa 19mila gli interventi chirurgici che vengono effettuati ogni anno.

Le sale operatorie sono inserite in un’area chirurgica, di circa 380 mq, che comprende un’area dedicata all’accettazione amministrativa, un’area per eventuale anamnesi, spogliatoi per i pazienti, un’area per la preparazione del paziente e due aree di osservazione post-chirurgica. Caratteristica principale delle due sale operatorie è la loro realizzazione con tecnologie di prefabbricazione che rappresentano oggi un’efficace alternativa alle tecniche di costruzione tradizionali, soprattutto laddove le situazioni ambientali o le esigenze del servizio siano particolarmente complesse ed articolate.

Nonostante le nuove sale operatorie siano dedicate alla “chirurgia di giorno”, sono dotate di requisiti impiantistici e strutturali che consentirebbero il loro utilizzo anche per interventi più complessi e seguono tutte le procedure di sicurezza di quelle che compongono il blocco operatorio centrale. “Queste due nuove sale operatorie – ha detto l'amministratore delegato – sono in linea con il processo di riorganizzazione dell'intero ospedale che vede tra le altre cose una divisione tra il percorso che deve fare il paziente che necessita di interventi meno complessi e quello invece dedicato agli interventi più impegnativi che richiedono il ricovero”.

“Quella del Veneto è una Sanità di eccellenza – ha detto il direttore generale Mantoan – e noi siamo impegnati a mantenerla tale, nonostante la riduzione delle risorse. Diventa quindi importante la programmazione sanitaria a lungo termine che coinvolge ormai da anni tutta la rete ospedaliera, sia le strutture pubbliche che quelle private, come l'ospedale Sacro Cuore Don Calabria. La sfida che oggi ci aspetta è l'accreditamento europeo di questa rete, a cui tutti gli ospedali devono adeguarsi”.

Nel primo pomeriggio ha visitato le sale operatorie anche l'assessore alla Sanità Luca Coletto: “La realizzazione di un'area operatoria dedicata alla day surgery – ha sottolineato – è in linea con la programmazione sanitaria della Regione Veneto. Il fine è garantire un miglior servizio al paziente, riducendo le lista di attesa per gli interventi a minor complessità e aumentando il turnover per gli interventi più importanti”.

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