Omicidio a Verona. Lite in un B&B finisce a coltellate: giallo sulla dinamica del delitto
Il fatto è avvenuto in una struttura di via Legnago che stava ospitando sette cittadini portoghesi e proprio tra due di loro è scoppiato un violento litigio conclusosi con un morto
Una lite scoppiata in un Bed&Breakefast di Verona si è tramutata in omicidio nella serata di giovedì 31 agosto verso le ore 21.30. All'interno della struttura ricettiva, situata in via Legnago, erano presenti sette persone di nazionalità portoghese, tutte quante giunte in città per lavoro, si tratta di operai. Tra due di loro, per cause ancora da chiarire, sarebbe nato un furibondo litigio conclusosi in tragedia.
La dinamica dell'omicidio
Sulla dinamica dell'episodio stanno ora lavorando gli uomini della Questura scaligera, ma secondo le prime ricostruzioni, uno dei due avrebbe colpito all'inguine il connazionale con una coltellata fatale, utilizzando un utensile da cucina e recidendogli l'arteria femorale causandone così la morte per dissanguamento. La vittima è un uomo del '59 il cui nome è Fajardo Moio Joaquim Manuel.
La lite sembrerebbe essere nata per futili motivi, parrebbe trattarsi di una sigaretta negata, e poco dopo il fatto uno dei presenti nella casa ha contattato i soccorsi. Sul posto sono dunque intervenuti gli operatori del 118 con un'ambulanza e un'automedica, ma per la vittima non c'era già più nulla da fare. I sanitari hanno quindi allertato le forze del'ordine e in via Legnago sono giunti anche gli uomini della squadra mobile della Questura e la polizia scientifica per eseguire i rilievi.
Le indagini e il fermo
Il supposto autore del delitto, un cittadino portoghese, come già detto, di 37 anni, è stato quindi in un primo momento condotto dagli agenti presso la Questura di Verona dove sono stati ascoltati anche tutti gli altri presenti nell'abitazione di via Legnago, nel tentativo di fare luce sull'esatto svolgersi dei fatti. Inizialmente, tuttavia, le dichiarazioni degli interrogati sono apparse essere discordanti e pertanto non vi è stato ufficialmente alcun arrestato o fermato fino al tardo pomeriggio di venerdì 1 settembre, bensì soltanto un "sospettato principale", vale a dire per l'appunto l'uomo portoghese 37enne.
Verso le ore 16.30 odierne è però stata diffusa dalla Questura la notizia che nei confronti dell'uomo è scattato il "fermo" con l'accusa di omicidio volontario aggravato dall'uso dell'arma e si attende ora la convalida da parte del Gip. La salma della vittima è stata invece trasferita al policlinico di Borgo Roma all'interno dell'Istituto di Medicina Legale.