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Cronaca Borgo Roma / Via Legnago

Omicidio di via Legnago. Dopo l'udienza, il sospettato rimane a Montorio

Si chiama Soares Lourenco Sergio Filipe, l'uomo accusato di aver ucciso un suo connazionale portoghese nella serata del 31 agosto, in un bed & breakfast di Verona: il gip nei suoi confronti ha disposto la misura cautelare del carcere

Si è svolta nella giornata di lunedì nel carcere di Montorio, davanti al giudice per le indagini preliminari Giuliana Franciosi, l'udienza di convalida del fermo emesso dalla Squadra Mobile di Soares Lourenco Sergio Filipe, l'uomo accusato di aver ucciso un connazionale in un bed & breakfast di via Legnago nella serata di giovedì scorso. 
Pur non ritenendo sussistente il pericolo di fuga, considerando però la pericolosità del soggetto ed i gravi indizi di colpevolezza a suo carico, il gip ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere derubricando il fatto ad omicidio preterintenzionale. 

I FATTI - Nella serata del 31 agosto, la sala operativa del 113 ha dirottato le volanti al residence situato al civico 250 di via Legnago, a Verona, dove era stata segnalato un accoltellamento. Arrivati sul posto poco dopo il 118, gli agenti hanno constatato il decesso di Fajardo Moio Joaquim Manuel, trovato a terra con una vistosa ferita alla coscia. Sigillata la scena del crimine in attesa dell’arrivo della polizia scientifica, tutti i connazionali della vittima presenti nella struttura ricettiva sono stati accompagnati in questura. 
Tra di loro, grazie alle dichiarazioni rilasciate dagli altri, sono emersi fin da subito forti sospetti su Soares Lourenco Sergio Filipe, portoghese classe 1980. Il sospettato infatti, non solo è stato visto litigare con la vittima ma, all'arrivo delle volanti, si era precipitosamente allontanato. Secondo le testimoniaze, Soares sarebbe rimasto vicino alla vittima fino all'arrivo della polizia, per poi dirigersi nella sua stanza situata al piano superiore. Prima di fare questo, un suo connazionale ha riferito alle forze dell'ordine che l'accusato si sarebbe diretto verso la recinzione esterna dove successivamente è stata rinvenuta l’arma del delitto.

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