rotate-mobile
Cronaca San Michele / Via Unità d'Italia

Omicidio a San Michele: "Per Fernanda sono state spese solo belle parole"

Don Piergiorgio Soardo, parroco nella frazione cittadina, ha raccontato l'incontro con i figli la sera in cui la donna è stata trovata morta e quello con le persone che la conoscevano e stimavano

"Si era trasfertita nella nostra zona solamente da un anno e non ho avuto modo di conoscerla direttamente, ma tutti quelli che mi hanno parlato di lei hanno speso delle belle parole", ha detto don Piergiorgio Soardo, parroco di San Michele Extra, su Fernanda Paoletti, la donna uccisa il 4 giugno da Pietro Di Salvo nella sua abitazione di via Unità d'Italia. 

"Quel giorno - ha aggiunto il religioso - sono stato avvisato che qualcosa di grave era accaduto in una casa vicina alla canonica, così mi sono recato sul posto per offrire il mio supporto. Lì ho incontrato per la prima volta i figli di Fernanda, erano visibilmente scossi, così ho preparato loro del caffé". Ha fatto il possibile don Piergiorgio per confortare i famliari della vittima, inevitabilmente provati dall'accaduto, e sempre lui ha poi celebrato il funerale che si è tenuto il 13 giugno. 
"C'è stata una grande partecipazione alla cerimonia funebre - ha concluso il religioso -. Amici e parenti mi hanno raccontato che Fernanda era una persona gioviale, generosa e allegra, si dava da fare anche nel volontariato. Inoltre amava i fiori, i colori e la musica: uno dei suoi figli le ha anche dedicato una canzone durante la celebrazione". 
Nonostante fosse nella zona solamente da un anno, la 77enne era riuscita dunque a farsi apprezzare, anche dai vicini di casa, che nulla hanno mai avuto da ridire su di lei. 

Sconcerto e grande dolore anche in casa Di Salvo, quando la famiglia del 72enne reoconfesso ha appreso la drammatica verità. Sulle pagine de L'Arena, Alessandra Vaccari riporta il suo colloquio con la famiglia, dove la moglie ammette la "liberazione" arrivata con la diffusione della notizia: "Ogni volta che qualcuno mi chiedeva come stava, visto che ora è in ospedale, facevo fatica anche a rispondere". La donna poi ha confidato di aver "cagnato" una chat discutibile al 72enne e di averlo messo in guardia dai pericoli dei social network.
Ancor più deluso, se possibile, il figlio di Pietro, dopo che in ospedale il padre gli aveva giurato di non aver ucciso la donna: "Noi di lui non vogliamo più sapere niente", ha detto, aggiungendo di voler anche cambiare il proprio cognome. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio a San Michele: "Per Fernanda sono state spese solo belle parole"

VeronaSera è in caricamento