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Cronaca Centro storico / Via dello Zappatore

Omicidio Armando, chiesto l'ergastolo per le figlie e gli altri due accusati

Finora per quell'orrendo delitto di San Bonifacio è stata condannata soltanto Alessandra Cusin, ma presto potrebbe arrivare un verdetto anche nel processo a Cristina e Katia Montanaro, Salvador Versaci e Marika Cozzulla

La Cassazione aveva confermato l'ergastolo per Alessandra Cusin, ma potrebbero essercene altri per il delitto di Maria Armando. L'infermiera 42enne era stata uccisa nel febbraio del '94 a San Bonifacio. Un omicidio terribile, perpetrato con 21 coltellate e su cui non si era mai fatta piena luce.

Finora per quell'orrendo delitto è stata condannata soltanto Alessandra Cusin, ma dal settembre dello scorso anno si è svolto un altro processo che potrebbe arrivare presto ad un verdetto. Gli imputati sono quattro, le sorelle Cristina e Katia Montanaro (figlie della vittima), l'ex fidanzato di Cristina, Salvador Versaci, e un'amica, Marika Cozzulla. Per loro il pubblico ministero ha chiesto il carcere a vita, come scritto da Laura Tedesco sul Corriere di Verona.

Il reato per cui il pm ha chiesto l'ergastolo è omicidio volontario aggravato da futili motivi. Un'accusa basata soprattutto sulla testimonianza di Alessandra Cusin, che dal carcere ha fatto i nomi dei quattro accusati, identificandoli come gli autori del delitto. Una verità che fino a quel momento la donna aveva tenuto nascosto per paura di ritorsioni. Per il pubblico ministero, anche la Cusin sarebbe colpevole. I responsabili sarebbero cinque, tutti ugualmente colpevoli. Avrebbero partecipato ad un piano per uccidere Maria Armando, perché la donna pare avesse deciso di lasciare la casa ad una figlia, Katia, mentre Cristina sarebbe stata liquidata in denaro.

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