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Cronaca San Zeno / Stradone Porta Palio

Omicidio di Fermo, VFS in azione nella notte: "Non si tratta di razzismo"

Nella notte sono stati appesi alcuni striscioni in giro per il Nord Italia, tra cui Verona e provincia, e a Cagliari, sul caso che ha visto un immigrato morire in seguito ad una lite con un italiano

Alcuni striscioni con la scritta "AAA cercasi razzista per fare notizia" sono comparsi nella notte tra giovedì e venerdì in diversi punti del Nord Italia (tra Verona e provincia, ad esempio Cerea). Un'azione che è stata rivendicata da Veneto Fronte Skinheads con una nota ufficiale diffusa, nella quale si fa riferimento "allo scandaloso atteggiamento di istituzioni e mezzi d'informazione sulla vicenda di Fermo che ha visto la morte di un migrante".

Benché varie testimonianze siano concordi nel dire che Amedeo Mancini ha subito una vera e propria aggressione da parte del ragazzo africano e che si sarebbe solamente limitato a difendersi, causandone per pura fatalità la morte, continua nei suoi confronti un insensato ed ingiustificato accanimento mediatico che vuole ricondurre il tutto ad un episodio di razzismo, quando questo non è!

Stato e istituzioni stanno facendo a gara per chi si dimostra più sensibile e vicino alla povera vedova, coinvolta pure lei nella colluttazione, lanciandosi in promesse di vicinanza e solidarietà a tutto spiano; peccato però che la stessa sensibilità non venga mai riservata ai tantissimi cittadini italiani vittime delle violenze da parte di immigrati, come nel recente caso della signora Federica Raccagni di Pontoglio, bellamente ignorata da i vari Alfano, Renzi, Boldrini, Kyenge e altri politici vari quando quattro immigrati hanno ammazzato suo marito o nel caso tristemente famoso di Kabobo in quel di Milano.

La matrice “razzista” dell'omicidio di Fermo è una forzatura giornalistica e politica, volta a demonizzare sempre più una determinata area politica e culturale, anche quando è conclamata l'estraneità di Mancini da qualsiasi movimento politico di destra radicale.

Strategia che abbiamo già visto usare mille volte con l'intento di distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dai veri problemi e creare l’ennesima “emergenza”.

Non considerare la matrice razzista dell'accaduto, che equivarrebbe a considerare la verità, vorrebbe dire ammettere che la convivenza civile e l'integrazione in questa società moderna e progredita sono dei lapalissiani fallimenti ormai agli occhi di tutti e che il popolo paga le colpe di politiche immigratorie sbagliate ma soprattutto anti italiane!

Va comunque fatto notare che fortunatamente esistono ancora degli italiani che hanno il coraggio di reagire alle violenze e sopraffazioni degli immigrati, che preferiscono un brutto processo ad un bel funerale, al quale comunque nessuna istituzione parteciperebbe perché’ solidarizzare con un proprio connazionale ucciso da un immigrato non rientra nei canoni del “politicamente corretto”, nemmeno se quest’ultimo fosse clandestino come spesso accade!

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