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Cronaca

Omicidio Carol Maltesi, per la perizia psichiatrica l'imputato è sano di mente

Nessun disturbo avrebbe viziato l'agire di Davide Fontana, 44enne reo confesso dell'uccisione della 26enne, la quale si voleva trasferire a Verona per stare più vicino alla figlia

Il suo agire non sarebbe stato viziato da nessuna malattia mentale. Davide Fontana sarebbe stato lucido e consapevole quando ha ucciso Carol Maltesi nel gennaio del 2021. Lucido e consapevole quando ha smembrato il cadavere della giovane di 26 anni, conservandolo in un congelatore. Lucido e consapevole quando ha abbandonato i resti della vittima nel territorio bresciano dove il 20 marzo 2021 sono stati ritrovati per caso. Il 44enne Davide Fontana potrà essere dunque processato e giudicato per i reati di cui è ritenuto colpevole: omicidio volontario e distruzione e occultamento di cadavere. Una perizia psichiatrica ha infatti stabilito che il 44enne milanese è sano di mente.

Era stato proprio l'avvocato difensore a chiedere la perizia del suo cliente, reo confesso dell'uccisione di Carol Maltesi. Ed i risultati della consulenza sono stati nei giorni scorsi consegnati ai giudici. Alcuni estratti sono stati trascritti da Laura Tedesco sul Corriere di Verona e si legge che l'imputato Davide Fontana sarebbe stato in grado di intendere e di volere quando uccise la 26enne nel suo appartamento di Rescaldina, in provincia di Milano. Nel 44enne non sarebbe emersa la presenza di malattie mentali, quindi l'imputato sarebbe stato padrone delle proprie azioni. E non solo quando lui si sarebbe accanito sulla vittima, togliendole la vita, ma anche nelle settimane successive, quando ne nascose il cadavere, quando finse di essere lei per inviare messaggi rassicuranti a chi chiedeva informazioni e quando alla fine si disfò dei resti gettandoli in un dirupo nel Bresciano.

Secondo l'accusa, quello di Carol Maltesi sarebbe stato un femminicidio e a compierlo sarebbe stato Davide Fontana. L'uomo avrebbe ucciso la ragazza, sua collaboratrice e vicina di casa, perché lei aveva deciso di andarsene. Carol Maltesi, infatti, era in procinto di trasferirsi a Verona per avvicinarsi alla figlia che vive con il suo ex compagno. Ma per la perizia psichiatrica, il senso di abbandono e di solitudine provati dal 44enne non sarebbero stati sintomi di un'angoscia o di un disturbo mentale più grande, perché l'uomo non soffrirebbe di nessun disturbo psichico. L'uomo è sano di mente e come tale potrà essere processato.

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