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Cronaca Albaredo d'Adige / Via Teiolo

Delitto di Albaredo. Le ricerche dei corpi di Mirela e Larisa si spostano a valle

I sommozzatori dei vigili del fuoco continuano a scandagliare il letto del fiume: nel punto indicato dall'omicida però non ci sarebbe più nulla e le loro attenzioni si sono quindi spostate nelle direzione della corrente del fiume

Sono ripartite alle prime luce dell'alba di martedì le ricerche dei resti di Mirela Balan, che oggi avrebbe compiuto 41 anni, e della figlia Larisa Elena, uccise e fatte a pezzi da Andrei Filip, secondogenito della donna e fratellastro della piccola, che poi ha confessato di aver gettato i tre borsoni contenenti i corpi delle due nell'Adige. 
I sommozzatori dei vigili del fuoco di Vicenza continuano quindi a scandagliare il letto del fiume, mentre i sommozzatori dei carabinieri di Genova sono rientrati alla base. Secondo quanto appreso dai carabinieri della Compagnia di Legnago, coordinati dal capitano Lucio De Angelis, le attenzioni dei pompieri si sono spostate dal punto in cui il giovane ha detto di aver gettato i sacchi: a circa 500 metri da casa all'altezza del pilone centrale del ponte che sovrasta il fiume. Le ricerche infatti si sono concentrate più a valle, dove si ipotizza che la corrente possa aver trascinato i resti martoriati delle due. 

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