Il nuovo lungadige San Giorgio, già trovato un difetto. "Manca la ciclabile"
Lo ha segnalato il consigliere comunale Giorgio Pasetto dopo l'inaugurazione in cui il sindaco Tosi ha detto: "Mi appello alla civiltà e all'educazione dei cittadini, affinché questo luogo resti pulito e bello"
"Un lungadige San Giorgio completamente nuovo, di concezione europea, degno della bellezza della città e dei sempre più numerosi turisti che ogni anno la visitano. Mi appello alla civiltà e all'educazione dei cittadini, affinché questo luogo resti pulito e bello come lo è ora, nel rispetto non solo di chi lo frequenta ma anche di quanti hanno lavorato senza sosta per riqualificarlo al meglio".
Queste le parole pronunciate dal sindaco Flavio Tosi all'inaugurazione del rinnovato lungadige San Giorgio avvenuta ieri, 6 aprile. Il progetto di riqualificazione ha riguardato tutto lungadige San Giorgio, da Ponte Pietra a Ponte Garibaldi, ed è stato realizzato da Agsm per un investimento di circa 1 milione e mezzo euro.
"Agsm è orgogliosa di restituire ai propri concittadini questo luogo incantevole, che presto sarà completato con l'avvio della funicolare", ha detto il presidente Fabio Venturi, che ha anche sottolineato "gli oltre 450 mila cubetti di porfido posati a mano, a dimostrazione di un lavoro di alta qualità, effettuato in tempi rapidi, a dispetto delle condizioni climatiche e cercando di limitare al minimo i disagi alla circolazione dei veicoli e ai residenti della zona".
Presenti al taglio, oltre a Tosi e Venturi, anche l'assessore a viabilità e turismo Marco Ambrosini, i presidenti di Amia Andrea Miglioranzi e di Acque Veronesi Niko Cordioli, il consigliere comunale Katia Maria Forte e il parroco di San Giorgio in Braida don Piergiorgio Rizzini.
E giusto il tempo di augurare il nuovo lungadige San Giorgio, che già un primo difetto è stato segnalato dal consigliere comunale Giorgio Pasetto: "Il restyling di una delle zone più suggestive di Verona è azzeccato - scrive Pasetto - Ora San Giorgio è ancora più elegante e non ha nulla da invidiare alle piazze più importanti del centro storico. Ma, c'è un ma. Perché non si è pensato di realizzare delle piste ciclabili? Quella via di passaggio che collega Borgo Trento al centro è particolarmente pericolosa, soprattutto se consideriamo il fatto che quella zona è sede di diverse scuole e licei e che molti ragazzi si recano a lezione in bicicletta. Un'occasione mancata per garantire più sicurezza e incentivare l'uso di mezzi ecologici".
